“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili” era il testo di una canzone di oltre 30 anni fa, ma che rappresenta al meglio la storia tra Alessio Cuscusa e la musica. Un amore mai concluso, quello del musicista oristanese che nei giorni scorsi ha pubblicato due album nelle più importanti piattaforme digitali, dal titolo “Sit” e “The Voices of the Champions”.

Nella vita di Cuscusa, classe ’76, non solo la musica, ma anche sport, cinema, arte e letteratura, settori che hanno influenzato le sue composizioni. Con la musica un feeling esploso da giovanissimo. “Una passione nata quando avevo 15 anni – conferma – con gli amici avevamo comprato i primi strumenti e abbiamo iniziato a suonare. Ci chiamavamo i “Kashmir”, come il titolo di una canzone dei “Led Zeppelin”.

Ci siamo diversificati dagli standard del tempo, più sul “Metal”. Quella atipicità penso ci abbia permesso di crescere e avere un’apertura musicale e culturale molto ampia”. Esperienze da autodidatta e allievo di diversi musicisti oristanesi di valore che gli hanno dato una poliedricità musicale. “Suono praticamente tutti gli strumenti – prosegue – principalmente le tastiere, lo strumento con cui sono cresciuto. Nel corso degli anni, poi, ho imparato a suonarli tutti e, inoltre, canto. Ora mi occupo di tutta la parte della composizione, dell’editing fino alla fase di realizzazione finale”.

Ora il frutto dei suoi lavori, in età adulta. Due album in stile “Lounge”, intitolati “Sit” e “The Voices of the Champions”, oltre a due nuovi singoli in uscita in questi giorni. “Nascono dall’unione di quelle che sono le mie passioni – conferma Cuscusa – Ho cercato di metterle assieme e questo è stato il risultato. Il primo si rifà alla letteratura, al cinema e all’arte in genere, mentre il secondo è composto da 3 tracce dedicate ad altrettanti campioni dello sport: Joe Frazier, Emil Zatopek e Jesse Owens. L’idea è quella di raccogliere dei brani da ascoltare seduti, con calma, in pace”. Un obiettivo centrato dopo lunga attesa. “Il tutto nasce – commenta Cuscusa - dal desiderio, già da ragazzo, di creare un mio studio dove poter fare musica senza vincoli e obblighi di nessun tipo. Un progetto che sono riuscito a realizzare solo ora, ma che erano già nella mia testa da diverso tempo”. Con lo sguardo già rivolto al futuro. “L’idea è continuare – conclude – perché ci sono ancora tanti brani in sospeso. Mi piacerebbe collaborare con musicisti locali e pubblicare altri album in stile “Lounge”, che sento particolarmente mio”.

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