Fabri Fibra di nuovo a processo per diffamazione nei confronti del suo collega sardo Valerio Scanu.

I fatti riguardano un concerto di due anni fa. Manuela Accurso Tagano, giudice del tribunale di Milano, ha respinto la richiesta di archiviazione della procura e rinviato a giudizio il rapper marchigiano.

Fibra era già stato condannato a una multa e un risarcimento per aver offeso la reputazione di Scanu con alcuni passaggi della canzone "A me di te", pubblicata nel 2013 e nella quale, secondo i giudici, faceva riferimento con scherno ai suoi orientamenti sessuali.

In un concerto del 2015 il rapper ha riproposto quel brano senza cantare i passaggi incriminati, ma rivolgendo il microfono al pubblico che li ha rappati al suo posto.

Di qui una nuova denuncia del cantante maddalenino, sia per diffamazione che per istigazione a delinquere.

Il giudice ha deciso di archiviare l'accusa di istigazione a delinquere, non quella di diffamazione, perché Fabri Fibra, facendo cantare il pubblico al suo posto, avrebbe contribuito all'offesa della reputazione di Scanu.
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