"Deve essere la senilità. Mi sono commosso vedendo tutto quello che ho fatto in 45 anni di attività. Pensavo che una volta arrivato alla mia età, ho 64 anni, qualcuno mi avrebbe detto 'grazie' o mi avrebbe chiamato maestro. Invece devo combattere per tenere aperto l'Eliseo".

Sono le parole di Luca Barbareschi, che ospite della trasmissione "Io e te" ha sottolineato, fra le lacrime e dopo aver assistito a una clip che ripercorreva la sua lunga carriera, il difficile momento che sta vivendo.

L'attore e proprietario del Teatro Eliseo di Roma, per cui è finito anche a processo, ospite nel salotto di Rai1 ha lanciato un appello alle istituzioni: "Aiutatemi a non chiudere l'Eliseo".

"Sto combattendo una battaglia da 5 anni - spiega Barbareschi - e ci ho messo di tasca mia 14 milioni di euro, 7 per comprare il Teatro Eliseo e 7 per ristrutturarlo. L'ho fatto per dare un servizio alla comunità e ridare vita ad un luogo che è una banca di emozioni".

"Una sfilza di grandi artisti stranieri, tra cui Spielberg, hanno scritto al ministro Franceschini per chiedergli di aiutare l'Eliseo, ma non mi ha mai risposto", ha poi aggiunto.

Diaco, allora, conclude lanciando un appello: "Se il ministro, che non è qui e non può rispondere, vuole replicare noi siamo a disposizione".

(Unioneonline/v.l.)
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