"Mi hanno fermata perché avevo al collo un fazzoletto dell'Anpi. Se non fosse preoccupante per il nostro Paese, quanto accaduto sfiorerebbe il ridicolo".

A riferilo è Ottavia Piccolo, che ha voluto rivelare ai giornali quanto verificatosi sabato scorso al Lido di Venezia, proprio davanti al red carpet del Palazzo del Cinema.

L'attrice ha spiegato come la sua presenza fosse legata a un presidio organizzato da alcuni partiti e associazioni per denunciare gli infortuni sul lavoro e le morti bianche.

"Una testimonianza - ha chiarito - e la semplice denuncia di una situazione che ogni giorno passa sotto silenzio".

Quando la Piccolo si è avvicinata ai controlli di sicurezza per entrare al Palazzo del Cinema è stata fermata da un giovane funzionario della polizia di Stato. "Pensavo volesse solo controllare la borsa – ha spiegato – Invece mi ha vietato di entrare. Indicava il mio collo. Lì per lì non riuscivo a capire".

Il riferimento del poliziotto era proprio al fazzoletto dell'Anpi che la Piccolo indossava come fosse una sciarpa.

L'intervento di una seconda funzionaria di polizia le ha quindi permesso l'accesso al palazzo col fazzoletto al collo, ma "la gravità dell'episodio rimane", ha specificato.

"Se non ci fosse da piangere per il nostro Paese - la conclusione - ci riderei su. Probabilmente anche la polizia è vittima spaventata del clima molto poco accogliente, violento e rabbioso che si respira in Italia".

(Unioneonline/v.l.)
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