Si apre con due prime nazionali il Carbonia Film Festival, al via domani.

A inaugurare la rassegna cinematografica in programma fino all'11 ottobre arriva "Mogul Mowgli", esordio nel lungometraggio di finzione per Bassam Tariq, titolo di gran richiamo, tra i più attesi del Festival.

L'attenzione è per Riz Ahmed, celebre attore e rapper inglese di origini pakistane (Venom, The night of), "uno dei giovani volti del cinema mondiale", ha sottolineato Francesco Giai Via, direttore artistico della rassegna. A lui è affidato il ruolo di Zed, un rapper che, all'apice del successo, viene colpito da una malattia autoimmune. Emerge dal racconto il conflitto con il passato e un'eredità culturale da tempo rinnegata e ora riscoperta.

È uno degli otto film in concorso nella sezione lungometraggi della rassegna con il suo ricco cartellone di incontri e proiezioni, mostre e spettacoli in presenza e online. "Otto perle assolute", le ha definite il direttore artistico.

Un'edizione ibrida e coraggiosa, in un momento particolare come quello che sta vivendo il mondo per via del Covid. "Mogul Mowgli" sarà proiettato in presenza alle 21 al Cine Teatro Centrale di Carbonia.

Per il concorso internazionale lungometraggi, sempre dal 6 all'11, sulla sola piattaforma streaming approda anche "Days of Cannibalism", documentario "western" di Teboho Edkins sull'impatto delle nuove frontiere della globalizzazione. Il film osserva il modo in cui l'arrivo della potenza cinese sia riuscito in poco tempo a modificare l'economia agro-pastorale di una comunità rurale dell'Africa meridionale. Sulla piattaforma del festival saranno disponibili, a partire dalle 12, le conversazioni con i registi dei lungometraggi in concorso, realizzate in collaborazione con Eja TV e Sardegna Film Commission.

Parte anche il concorso internazionale cortometraggi, che dal 6 ottobre proporrà gli otto film selezionati, disponibili gratuitamente sulla piattaforma streaming fino a domenica 11.

Taglio del nastro nella stessa giornata per "(Quasi) tutto stampato a mano", un percorso tra l'opera grafica dell'illustratrice di respiro internazionale Sarah Mazzetti, autrice del manifesto dell'edizione 2020 del festival.

(Unioneonline/F)
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