Il fascino e i misteri della capitale francese nel Medioevo in “Notre Dame de Paris” del Balletto di Milano, con coreografia e libretto di Stéphen Delattre, ispirati al celebre romanzo di Victor Hugo, in cartellone questa sera, domenica 17 marzo, alle ore 19 al Teatro Massimo di Cagliari dopo il debutto di grande successo al Comunale di Sassari nell’ambito della stagione della Grande Danza organizzata dal Cedac Sardegna, presieduto da Antonio Cabiddu e diretto da Valeria Ciabattoni.

Uno spettacolo avvincente, sulla storia di Esmeralda, la bella gitana amata da Quasimodo, il campanaro della cattedrale dall'aspetto deforme ma dal cuore gentile, e di cui è invaghito anche monsignor Claude Frollo, l'arcidiacono di Notre Dame, che cerca dapprima di farla rapire, poi di indurla a concederglisi con il ricatto, mentre è imprigionata con una falsa accusa d'omicidio per la morte di Phoebus, il rivale che egli stesso ha pugnalato.

Alla fine, categoricamente respinto, la trascina davanti al patibolo.

Protagonisti, nei ruoli principali, Alberto Viggiano / Gianmanuel D’Elia (Frollo), Gioia Pierini / Alessia Sasso (Esmeralda), Mattia Imperatore / Romain Vandersmissen (Quasimodo), Gianmanuel D’Elia / Alessandro Orlando (Phoebus) e Giusy Villarà / Annarita Maestri (Fleur-de-Lys), accanto a Paloma Bonnin, Amanda Hall, Ramon Valls, Leo Rech, Hiroki Inokuchi, Sinthya Pezzoli, Sofia Gironi, Gaia Buono, Akira Tamakoshi, Arianna Soleti, Paolo Radogna e Carlo De Girolamo, con videoproiezioni a cura di René Zensen, costumi di Federico Veratti e consulenza musicale di Davidson Jaconello per una versione della vicenda incentrata sull'ambigua figura di Frollo, diviso tra esaltazione spirituale e tormenti della carne.

“Notre-Dame de Paris” è una favola moderna in bilico tra rigorosa ricostruzione storica e invenzione letteraria, nata dalla penna di Victor Hugo e trasportata sulla scena da Stéphen Delattre, artista brillante e originale, formatosi all’Ecole Nationale Supérieure de Danse /Roland Petit di Marsiglia, con uno stile dinamico e innovativo che fonde l'eleganza della danza classica e l'energia e la forza espressiva della danza contemporanea, capace di codificare e esprimere sensazioni e emozioni.

Una rilettura interessante e coinvolgente di un'opera letteraria appartenente all'immaginario collettivo, anche grazie alle numerose trasposizioni teatrali e cinematografiche, che affronta temi universali e fondamentali come l'amore e il rispetto, la “diversità” tra stereotipi e pregiudizi e non ultima l'emancipazione femminile: la “strega” Esmeralda rappresenta un simbolo di ribellione al dominio maschile, una donna capace di lottare fino all'ultimo respiro per la sua libertà.

L.P.

© Riproduzione riservata