Domenica sera, alla Fiera di Cagliari, grande successo per l’ultima serata dell’Ogopogo Summer Festival.

Una manifestazione di tre giorni, con ospiti nazionali e internazionali che hanno fatto cantare e ballare un pubblico di migliaia di persone di tutte le età. 

Nell’ultima giornata, sei ore di musica ininterrotta, che accontenta tutti i gusti musicali, dall’indie-pop dei Coma Cose, alla dance di Hugel, alla trap amata dai giovanissimi con Shiva, alla brasiliana Emmanuelle, e per i più nostalgici Pino D’Angiò. Ad aprire il live e durante i cambi palco, gli artisti locali Sgribaz, Low-Redu, Jacopo Villata.

Coma Cose

Gli amatissimi Coma Cose, duo pop con radici nell’indie, formato da Fausto Lama e la biondissima California, coppia nella musica e nella vita, promessi sposi sul palco dell’Ariston, nell’ultimo Festival di Sanremo, acclamati da pubblico e critica, un impresa titanica al giorno d’oggi. Per loro infatti doppio premio della critica “Sergio Bardotti” e “Premio Lunezia”, per il valore musical-letterario per la canzone “L’addio”. Cita il testo “E comunque andrà, l’addio non è una possibilità”, indimenticabile ritornello, tutto il pubblico, telefonini illuminati alla mano, cantava all’unisono, una delle canzoni più romantiche degli ultimi anni. 

Un live di un’ora, con i loro pezzi più conosciuti, “Mancarsi”, “Post concerto”, entrambe dischi d’oro, “Guerre fredde”, “Chiamami”, e la famosissima “Fiamme negli occhi”, anch’essa, come “L’addio”, una di quelle canzoni difficili da dimenticare.

Shiva

Accontentata anche la quota adolescenziale, con il live di Shiva, trapper milanese di soli 24 anni, cresciuto da Sfera Ebbasta, che con lui spesso collabora. Un genere musicale che tanto va di moda negli ultimi anni, con ragazzi scatenati che cantavano a memoria ogni suo pezzo. Da “Mon fre”, “Bossoli”, “Soldi in nero”, featuring con Sfera, tutte discordi platino, a “Calmo”, con Tha Sup, prima in classica nel 2020, “Fendi Belt”, “Niente da perdere”, e le ultime dall’album appena pubblicato a giugno, che vanta collaborazioni con Luchè, Sfera Ebbasta, Geolier, e Guè. Per fortuna è finita la scuola, perché è salito sul palco dopo la mezzanotte.

Hugel

Il dj e produttoreHugel, trentacinquenne francese di Marsiglia, uomo dei record con oltre due miliardi di ascolti streaming e numerosi dischi di platino, ha fatto letteralmente scatenare la folla presente. Suo il remix di “Bella ciao”, e le hit “Castle”, “Tra Tra”, “Morenita”, “Bololo”, e la famosissima “Marianela”, pezzo che difficilmente si dimentica grazie alla ripetizione costante del nome femminile che da il titolo a questo tormentone estivo. Il suo motto? “Fai ballare le ragazze!”, se ballano loro il successo è garantito. E noi non possiamo che confermarlo osservando il pubblico che festeggiava l’estate con lui. 

Pino D’Angiò

Il campano D’Angiò, celebre cantante funky negli anni ottanta, oggi è un arzillo settantenne che non perde lo smalto. La sua “Ma quale idea”, canzone senza tempo, che rimase in cima alle classifiche non solo italiane ma anche spagnole, vendendo la bellezza di 15 milioni di dischi nel mondo. Non solo, nel ‘op, bissa il successo con “The age of love”, con 20 milioni di dischi. Non solo cantante ma anche autore per Mina, attore e doppiatore. Di lui Mogol dice che è un artista libero e indomato, dove follia è genialità si mescolano. Chapeau .

Emmanuelle 

Ad aprire la serata è stata la brasiliana trapiantata a Milano, Emmanuelle, definita sula icona della disco music. Sue “Disco incantato”, “È solo un gioco”, e la hit “Italove”, inserita anche nel film Dogman di Matteo Garrone, con 8 milioni di ascolti streaming.

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