"Se le mie canzoni piacciono a Matteo Salvini, non ho alcuna responsabilità. Con le dovute differenze, anche Dante è stato letto da cani e porci".

Lo ha detto Francesco Guccini, oggi ospite al Conservatorio Scarlatti di Palermo.

Il cantautore ha risposto a una domanda di un giornalista, che gli ha chiesto cosa ne pensasse del fatto che il vicepremier sia stato da ragazzo un suo fan.

L'artista ha poi parlato della situazione italiana, con rifetimento gli episodi dell'esclusione dal Salone del libro di Torino dell'editore Altaforte e le proteste di CasaPound per l'assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom, nel quartiere romano di Casal Bruciato.

"Nonostante il razzismo che fasce della popolazione manifestano - i politici, per fini elettorali, percorrono il solco tracciato dalla gente -, non credo che sia tornato il fascismo, però si sente l'aria", ha detto Guccini.

(Unioneonline/F)
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