Un nuovo film, in uscita il 12 maggio, dedicato all’operazione “Mincemeat” (in inglese, la carne macinata) ovvero il piano segreto ideato nella primavera del 1943 dai servizi segreti britannici per far credere al Terzo Reich che le truppe Alleate sarebbero sbarcate in Sardegna e in Grecia.

Si intitola “L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat”, con la regia firmata da John Madden e protagonista Colin Firth (premio Oscar 2010 per “Il discorso del re”) nei panni di Ewen Montagu, l’ideatore del progetto (sembra suggerito da Ian Fleming, lo scrittore papà di James Bond, anch’egli arruolato nel servizi segreti britannici), pensato come uno stratagemma per “coprire” il vero luogo dello sbarco di inglesi e americani, avvenuto – com’è noto - in Sicilia. 

Storicamente, per depistare i tedeschi, i servizi segreti di Sua Maestà fecero trovare, sulla costa della Spagna meridionale, un corpo senza vita (si trattava di un uomo gallese morto suicida per avvelenamento da topicida) con indosso la divisa da maggiore della Royal Marines. In una delle tasche il cadavere aveva alcuni documenti, creati ad hoc dagli 007 inglesi, che confermavano - appunto - un imminente sbarco alleato in Sardegna e in Grecia. 

Dopo il ritrovamento, da parte di alcuni pescatori, i documenti arrivarono ai servizi segreti spagnoli che li trascrissero e informarono della scoperta i servizi segreti tedeschi.

Le informazioni raccolte vennero giudicate attendibili e, anche grazie al bizzarro piano elaborato da Montagu, il Reich rafforzò la guardia in Sardegna e in Grecia, lasciando invece scoperta la Sicilia, punto di partenza, assieme alla Normandia, della controffensiva alleata per liberare l’Europa dai nazisti. 

Nel cast, oltre a Colin Firth, anche altri due attori britannici, Matthew MacFayden e Kelly Macdonald. 

(Unioneonline/l.f.)

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