"Se non mi fosse piovuta tutta questa merda addosso, non avrei avuto il coraggio di combattere". E' un passaggio del videomessaggio che Asia Argento ha realizzato aderendo all'appello internazionale per lo sciopero globale delle donne previsto per l'8 marzo.

L'attrice scenderà in piazza a Roma con il movimento "Non Una Di Meno" per il corteo che, a partire dalle 17, andrà da piazza Vittorio a Piazza Madonna Di Loreto. In un percorso che "attraverserà luoghi simbolici per i corpi delle donne oggi più che mai strumentalizzati da leggi e campagne d'odio razzista e sessista".

"Il tema delle molestie sul lavoro - dice Asia Argento nel filmato - è un tema che mi riguarda personalmente e non solo perché ne sono stata vittima, più volte, da quando ero giovanissima; ma perché, quando finalmente ho liberato la parola e ho raccontato del mio mostro, Harvey Weinstein, al resto del mondo, ho aiutato a generare questo movimento globale, MeToo".

Il video prosegue quindi con parole più dure: "mi sono poi ritrovata ad essere chiamata puttana, mi hanno detto che me l'ero cercata, mi hanno detto che una persona come me non era una vera vittima e questo mi ha fatto molto male, mi ha fatto riflettere".

"WeTooGether è la conseguenza naturale del movimento MeToo - prosegue l'attrice, sostenendo lo sciopero femminista che coinvolge lavoratrici a tempo indeterminato, partite Iva, precarie, lavoratrici in nero, lavoro di cura e domestico, stagiste e lavoratrici senza contratto, disoccupate e studentesse in tutta Italia - perché le donne oggi credono alle altre donne, perché le donne danno solidarietà, perché quasi tutte le donne hanno vissuto violenze nella loro vita".

"Quindi - conclude - insieme forse riusciremo finalmente a cambiare questo patriarcato, così radicato nella nostra cultura e non solo in quella italiana ma anche in quella globale".

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(Unioneonline/v.l.)
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