È morta a 95 anni Gina Lollobrigida.

La diva del cinema italiano era nata a Subiaco, vicino a Roma, il 4 luglio del 1927. Da qualche tempo era ricoverata in una clinica di Roma.

Fra i suoi registi più noti Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi, Alessandro Blasetti e Mario Soldati.

Nella sua lunga carriera Gina Lollobrigida ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra i quali un Golden Globe, sette David di Donatello, due Nastri d'argento. Tra i suoi film più conosciuti, "Pane, amore e fantasia" di Dino Risi.

Grande amante della Sardegna, sono state numerose le vacanze trascorse dall’attrice in Costa Smeralda.

Appena pochi mesi fa, avevano destato preoccupazione le sue condizioni di salute dopo la rottura del femore.

Gina Lollobrigida nella sua casa di Roma nel 2013 (foto Ansa)
Gina Lollobrigida nella sua casa di Roma nel 2013 (foto Ansa)
Gina Lollobrigida nella sua casa di Roma nel 2013 (foto Ansa)

LA VITA – Figlia di agiati borghesi (il padre era un facoltoso produttore di mobili) ridotti quasi alla povertà dai bombardamenti alleati sulla sua regione, Gina Lollobrigida si trasferisce giovanissima nella Roma ancora occupata dai nazisti. La famiglia si arrabatta in ristrettezze economiche tanto che la giovane Gina si paga parte degli studi all'istituto di Belle Arti vendendo disegni e caricature o comparendo in qualche fotoromanzo col nome d'arte di Diana Loris. Ha piglio, carattere, volontà di riscatto e così coglie quasi per caso l'opportunità di un concorso di bellezza per farsi notare e spiccare il volo verso l'edizione 1947 di Miss Italia a Stresa dove arriva seconda, ma conquista pubblico e giudici. È ormai leggenda che a quelle finali dovette lasciare il passo solo a Lucia Bosè, sbaragliando invece rivali come Gianna María Canale, Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago.

Esordisce a teatro ad appena 17 anni e poi cerca fortuna come comparsa a Cinecittà, forte di una piccola notorietà nel mondo dei fotoromanzi. Contrariamente a quel che si pensa di lei, Gina Lollobrigida diventa famosa prima all'estero che in Italia ed è per molti decenni l'unica diva italiana (insieme ad Alida Valli) amata dai registi americani.

I PRIMI SUCCESSI – Il primo ad accorgersene è il magnate con passioni artistiche Howard Hughes che nel 1950 la porta a Los Angeles con la promessa di un ricco contratto in esclusiva. Gina però ha il carattere di un "cavallo di razza" e capisce in fretta che quella gabbia dorata non fa per lei. Richiude in fretta le valigie, torna a Roma, subisce la vendetta di Hughes che non la farà lavorare in America fino al 1956 e abbraccia il nuovo cinema italiano del neorealismo: lavora con Pietro Germi ("La città si difende") e con Carlo Lizzani ("Achtung banditi") alla metà esatta del secolo scorso ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalità popolana in cui affina una recitazione da autodidatta imprimendole la sua personalità.

Gina Lollobrigida a Cinecittà (foto Ansa)
Gina Lollobrigida a Cinecittà (foto Ansa)
Gina Lollobrigida a Cinecittà (foto Ansa)

“PANE, AMORE E FANTASIA” – Il primo successo personale è però fuori dai confini: il francese "Fanfan la Tulipe" con Gerard Philipe nel 1952. Recita per René Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale "Pane amore e fantasia" di Luigi Comencini (1953) – per il quale sarà poi l'indimenticabile fata Turchina delle sue Avventure di Pinocchio per la tv – compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De Sica. Il terzo episodio della serie (a firma Dino Risi) segnerà invece l'inizio della rivalità (molto più presunta che reale anche se una sola volta e in tarda età hanno recitato insieme) con Sophia Loren. La Lollo (ormai tutti la chiamano così) rifiuta la parte e Sophia la rimpiazza, come accadrà del resto più volte nel decennio successivo.

ALL’ESTERO – Intanto Gina coglie decine di successi all'estero: lavora con John Huston e Robert Siodmak, recita con Burt Lancaster e Frank Sinatra, è una magnifica Esmeralda in coppia con Anthony Quinn ne "Il gobbo di Notre Dame", passa da Errol Flynn a Yul Brynner, accetta la sfida di doppiarsi in francese e cantare da soprano (ne "La donna più bella del mondo" in coppia con Vittorio Gasmann per cui vince il suo primo di 6 David di Donatello).

FUORI DAL SET – La sua carriera sul set è meno lunga della sua vita artistica solo perché all'inizio degli anni '70 decide che la sua passione la porta altrove: lascia il cinema (a cui tornerà solo vent'anni dopo) per diventare fotografa, cogliendo spettacolari successi nell'arte del ritratto immortalando divi e uomini politici (tra cui Fidel Castro), compagne d'avventura della sua vita precedente e grandi artisti. Si cimenta anche come scultrice e con le sue mostre fa il giro del mondo.

L'attrice durante la festa per i suoi 90 anni (foto Ansa)
L'attrice durante la festa per i suoi 90 anni (foto Ansa)
L'attrice durante la festa per i suoi 90 anni (foto Ansa)

VITA PERSONALE – Ben più tormentata la vita personale: si è sposata una sola volta (nel 1949 col medico sloveno Milko Skofic da cui ebbe un figlio e da cui divorziò nel 1971), poi passati i 90 anni ha rivelato di essere stata stuprata giovanissima spiegando che questo dolore aveva segnato tutta la sua vita.

Nel 2006 ha annunciato di voler sposare lo spagnolo Javier Rigau ben più giovane di lei, ma poi il matrimonio è stato negato da entrambi e comunque annullato dalla Sacra Rota. Ancora oggi battaglia in tribunale col figlio Andrea Milko Skofic che accusa un collaboratore della madre di averla raggirata sottraendole buona parte della sua fortuna.

Fino alla caduta accidentale in casa dello scorso settembre, con la frattura del femore che l'ha costretta a un intervento,ha vissuto da sola nella grande villa sull'Appia Antica, accettando anche la candidatura alle ultime elezioni, al collegio uninominale del Senato a Latina, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista “Italia sovrana e popolare”. Non era la prima volta: nel 1999 il suo nome compariva nella lista dei Democratici per le Europee.

Ora continuerà a vivere il suo ricordo nel mondo dalla stella sulla Hall of Fame di Hollywood.

(Unioneonline/v.l.)

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