I Circoli Sardi del Veneto ricordano Mastru Salis, che ha dedicato la sua vita alla crescita culturale e sociale di Santu Lussurgiu. Dopo la tappa torinese dello scorso maggio, il libro “Francesco Salis, un maestro per la comunità”, sarà presentato dall’autore Antonio Pinna a Verona e Vicenza questo sabato 9 novembre.

Appuntamento mattutino alle 10.30 a Verona presso la sede dell’associazione dei Sardi “Sebastiano Satta” in via Bionde 61 a Chievo: l’incontro con la presenza dello scrittore Pinna sarà coordinato da Francesca Sanna presidente del locale circolo. Il pomeriggio alle 17 a Vicenza, presso il Circolo dei sardi associazione Grazia Deledda in viale Anconetta 77-VI; Anna Pia Cossu dialogherà con l'autore oristanese. Il meeting letterario è promosso da Luciana Sedda, vicepresidente della FASI (Federazione Associazione Sarde in Italia) e presidente del circolo vicentino.  

Sardo illustre, su Mastru Salis è stato il maestro per antonomasia per lo sviluppo socio-culturale della comunità lussurgese. Insieme con un gruppo di insegnanti e studenti lussurgesi, presso il Centro di Cultura Popolare UNLA, nel secondo dopoguerra ha combattuto l’analfabetismo, insegnando ai pastori, contadini, artigiani e massaie a leggere e scrivere, quindi formandoli alla vita. Per questa missione educativa Salis ha vinto il premio UNESCO Reza Pahlavi nel 1967.

Con i ragazzi del Centro di Cultura nel 1976 Salis ha creato il museo della Tecnologia contadina, una delle prime collezioni etnografiche d’Italia di arnesi e oggetti dei tanti mestieri della società pre-industriale. Del Museo è stato anima e voce narrante fino al 2007, ora l’esposizione ora è intitolata a lui.

Connubio felice tra Antonio Pinna e i circoli sardi del Veneto che hanno presentato altri suoi lavori, nel 2018 e 2019 il libro “Il mio viaggio nella SLA”, CUEC, e il documentario “SLA in men che non si dica” di cui è stato coautore insieme al documentarista oristanese Antonello Carboni.

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