Una cosa la chiarisce subito: «Non chiamatemi secchione perché non lo sono proprio. Io studio massimo tre ore al giorno e poi faccio quello che fanno tutti: esco con gli amici, pratico due sport e mi diverto». Ma anche se dice di non essere uno stacanovista dello studio, Marco Calia 18 anni, studente di quinta dell'istituto Levi di Pitz'e Serra, di certo non è uno dei tanti: talmente bravo da sbaragliare la concorrenza di 650 studenti provenienti da ogni angolo d'Italia accaparrandosi il concorso "Festival dell'Economia", bandito dall'Università di Trento per scoprire i futuri talenti. E da essere inserito nell'albo nazionale delle eccellenze del Miur, che raggruppa i migliori studenti degli istituti superiori di tutta Italia. Economia e pandemia L'avventura è iniziata nel mese di febbraio in piena seconda ondata di Covid. «Il concorso» racconta Calia, «ci è stato proposto dal professore di diritto, ci siamo iscritti e subito ho iniziato a studiare tutto il materiale partecipando a vari webinar online e ovviamente stando a casa in dad». Gli argomenti da analizzare erano ovviamente inerenti all'emergenza sanitaria e spaziavano in diversi ambiti, tutti a tema economico. «Erano in tutto cinque», prosegue lo studente, «a cominciare dallo studio degli effetti delle pandemia»: "Economia e Covid 19", "Deficit del debito pubblico", "Innovazione imprese e stato" e "Covid 19, società e istituzioni". «A ogni argomento corrispondevano pagine di articoli, pubblicazioni economiche sia in italiano che in inglese, tutte da analizzare per poi cimentarsi in un test a risposta multipla e in un elaborato aperto dove veniva richiesto di analizzare le strategie per aiutare l'economia italiana a uscire dalla recessione da Covid». La sorpresa Marco Calia si è dato un gran da fare. Fino a quando è arrivata quella mail: «È stata una sorpresa bellissima, non me lo aspettavo proprio. Ero a casa quando mi è arrivata la comunicazione in cui mi dicevano che avevo vinto. Mi sono molto emozionato e il giorno dopo ho festeggiato a scuola con i compagni». La giuria ha apprezzato il suo modo di trovare soluzioni ai problemi: «Per cercare di risanare il debito pubblico lo Stato deve avere maggiori entrate e questo lo fa o aumentando le tasse o con il taglio degli investimenti pubblici. Per evitare questo penso sia necessario incentivare la produttività delle varie imprese favorendo la formazione dei lavoratori». Il tessuto imprenditoriale italiano «è composto soprattutto da piccole e microimprese che se non hanno un sostegno da parte dello Stato quando si verifica una crisi non reggono il confronto con le multinazionali. Per questo bisogna aiutarle a crescere in termini di dimensioni per aumentarne la solidità». Il segreto Il segreto per diventare uno studente modello? «Mi piace studiare e sono molto attento quando i professori spiegano a lezione». Prima del concorso di Trento sono arrivate anche 3 borse di studio «che mi hanno consentito di viaggiare. Sono stato a Washington, per 28 giorni, poi tre settimane a Dublino nel 2019 dove ho ottenuto con i miei compagni la certificazione inglese e poi a New York come ambasciatore alle Nazioni Unite: abbiamo visitato il Palazzo di vetro e simulato un'assemblea Onu». Il sogno? «Proseguire gli studi in Economia, ma soprattutto essere felice e sono sicuro che anche gli studi contribuiranno a farmi raggiungere questo obiettivo».

Giorgia Daga

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