L’assalto eolico rischia di cancellare la biodiversità della Sardegna
Si renderanno inutili importanti investimenti economici, travolgendo principi costituzionalmente garantitiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
intervento al dibattito sull’assalto della speculazione internazionale sulle rinnovabili in Sardegna. Vorrei solo far presente, perché secondo me emerge pochissimo negli interventi di chi si oppone alla speculazione, alcuni aspetti che vengono trascurati, come il fatto che si stia andando in maniera decisamente contraria a quelle che sono le previsioni della nostra Carta costituzionale, in particolare articoli 9 e 41 così come recentemente rimodulati.
La tutela e la conservazione della biodiversità è riconosciuta d’interesse primario e si introduce in Costituzione il concetto di sostenibilità ambientale.
Un altro punto è la recente approvazione del regolamento dell’Unione Europea riguardo la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.
Sono due aspetti normativi che, ripeto a mio modesto parere, non stanno emergendo.
Si sta dando spazio al paesaggio e alla conservazione dei beni archeologici, altrettanto importanti, ma passa in secondo piano la tutela della biodiversità della nostra isola.
Questi impianti avranno un impatto importante sulla biodiversità e, soprattutto, possono vanificare i progetti e gli sforzi che la Regione e le sue articolazioni come l’Agenzia Forestas stanno portando avanti per la riqualificazione ambientale della Sardegna.
Mi riferisco per esempio ai grossi progetti finanziati dall’Unione Europea per la conservazione del grifone piuttosto che la reintroduzione dell’aquila di Bonelli.
Questi impianti non sono a costo zero dal punto di vista ambientale, nel senso che per queste specie rappresentano una minaccia reale. In diversi paesi, tra i quali la Spagna, da diversi decenni si studia come frenare la mortalità di avifauna dovuta proprio a questi impianti eolici e alla rete di servizio elettrico.
Stesso discorso per altre specie, come i chirotteri.
In Sardegna abbiamo 21 specie, delle quali una esclusiva dell’Isola (Plecotus sardus) e, così come gran parte di queste, considerata minacciata a livello mondiale.
Il tema della sostenibilità ambientale e della conservazione della biodiversità, per quanto riguarda il contrasto alla speculazione delle fonti energetiche rinnovabili, è assolutamente di primaria importanza.
È paradossale che alcune organizzazioni mondiali per la conservazione della natura siano così decisamente schierate con i grandi gruppi che speculano sull’emergenza climatica.
Dionigi Secci, tecnico forestale
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