Tanti anni in Giappone dopo la sua laurea in storia dell’arte a Siena. Una esperienza straordinaria nella terra del Sol Levante quella di Martino Cappai, artista di Sinnai, arrivato in Giappone nel  2016. Qui si è avvicinato all’arte della ceramica facendo apprendistato nell’isola di Yakushima, nella bottega di Yamashita Masayuki.  Determinante per il suo percorso l’incontro a Kamakura con l’artista Sergio Maria Calatroni.

Fonda il laboratorio di art brut chiamato YakuNoSato a Miyanoura (Giappone). Nel 2020, Martino Cappai, dopo quasi 4 anni in terra giapponese, è tornato a Sinnai, suo paese natale, dove ha aperto uno studio laboratorio. E qui, l’artista sardo continua a lavorare alla sua linea ceramica “d’arte Maru Yakimono” (letteralmente “ceramiche di Martino”).  «Continuo da qui a dar vita ad un dialogo continuo tra la tradizione nipponica e quella mediterranea per dar vita a forme, materiali e colori che vede la ceramica rapportarsi alle discipline artistiche più disparate, dalla pittura al cinema, dalla letteratura al tessile. Il tutto,  unendo tradizione e innovazione in perenne connessione con il cosmo». 

Martino Cappai lavora tra Milano e la Sardegna esponendo in varie realtà galleristiche e museali tra il Giappone e l’Europa. Nei giorni scorsi, ha inaugurato una mostra ad Atene presso la galleria Sealed Earth, al 22 nella strada dell'Eretteo, a pochi passi dal Partenone. La mostra con otto sue opere è accompagnata da un testo di sala della filosofa cagliaritana Piera Ghisu e dagli interventi delle curatrici Loukia Thomopoulou e Ileana Giannakoura. Una nuva esperienza, lontana da casa.

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