Tappa a Hong Kong per “Visioni Sarde”, la rassegna che promuove i giovani registi isolani. Un modo di far conoscere la ricchezza culturale attraverso il cinema con pellicole recitate in sardo e sottotitolate in inglese.

Il 26 luglio i cortometraggi saranno ospitati dalla Dante Alighieri Society nella sede nell'Arts Centre, principale polo culturale di Hong Kong, in cui sono presenti altre istituzioni culturali come l'Hong Kong Art Centre School, il Goethe Institute e la Hong Kong Arts Festival Society Ltd.

La Società Dante Alighieri di Hong Kong, presieduta dal 2007 da Bruno Feltracco e Paolo Fassina, vicepresidente, si è imposta alla comunità locale come il principale centro per l’insegnamento della lingua italiana e per la promozione della bellezza della cultura e dello stile di vita italiani.

L'incontro con il giovane cinema sardo è organizzato dalla coordinatrice scolastica, Giulia Capasso, affiancata dalle insegnanti Claudia Piampiano e Giulia Mungari, con la collaborazione e il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Hong Kong e Macao presieduto dalla direttrice Alice Fratarcangeli.

Questi i titoli che saranno proiettati a partire dalle 19:

- “Giù cun giuali” di Michela Anedda. Giù cun Giuali sono cugini diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze;

- “Incappucciati, Foschi” di Nicola Camoglio. Una coppia viene a contatto con una banda di rapitori, sperimentando sulla propria pelle la realtà incerta degli anni 70 in Sardegna;

- “La punizione del prete” di Francesco Tomba, Chiara Tesser. Un avido prete e un astuto cieco avviano una lunga trattativa che porterà la furbizia di uno a prevalere sull'avarizia dell'altro;

- “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio. Quattro ex soldati malati terminali compiono una rapina dietro l’altra per riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato;

- “Ranas” di Daniele Arca. i due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte;

- “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda. Un confronto tra generazioni e la difficoltà di trovare un equilibrio tra sogno e realtà, nella cornice senza tempo di una spiaggia deserta;

- “Ti aspetto qui” di Gabriele Brundu. Un bambino di 9 anni si ritrova a dover ristabilire un equilibrio nella sua vita dopo un evento sconvolgente che mette a dura prova il suo spirito gioviale;

- “Tilipirche” di Francesco Piras. Un'invasione di cavallette costringe un allevatore ad abbandonare le attività e ad affrontare l'impossibile passaggio di testimone con il figlio.

La rassegna "Visioni Sarde nel mondo" è co-organizzata dalla Cineteca di Bologna, associazione "Visioni da Ichnussa" e Sardegna Film Commission.

(Unioneonline/s.s.)

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