“Adottare” la lapide di un partigiano sardo per onorarne la memoria in occasione della festa della Liberazione. È questo il senso dell’iniziativa lanciata dall’associazione del sardi di Torino “A. Gramsci” intitolata “E questo è il fiore del Partigiano”.

Nel capoluogo piemontese sono presenti le lapidi di Antonio Barroccu (di Ozieri), Vinicio Culeddu (nato a Crescenzago), Salvatore Melis (di Jerzu), Gianfranco Mura (famiglia originaria di Cagliari), Livio Pittau (di Fluminimaggiore), Leonardo Sistu (nato a Torino) e Quirino Mascia (nato a Senorbì): tutti partigiani sardi caduti nella lotta di Liberazione. L’associazione Gramsci invita chi desidera partecipare a ripulire la lapide e a portare un fiore (un garofano rosso o un papavero possibilmente), scattando poi una foto e inviandola all’associazione stessa (info@associazionegramsci.it).

Il 25 aprile sarà reso omaggio al Sacrario di Pian Del Lot sulla collina torinese dove tra le altre è posta la lapide in ricordo di Quirino Mascia.

(Unioneonline/s.s.)

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