Saranno Mario Puddu e Diego Corrias a sfidarsi al ballottaggio ad Assemini. L’11 e 12 giugno i cittadini sono dunque chiamati ad eleggere il prossimo sindaco della città: in corsa restano l’ex primo cittadino grillino, sostenuto da liste civiche e di centrodestra, e il candidato di centrosinistra alla guida dell’alleanza Pd-M5s.

Oggi la seconda sezione del Tar Sardegna ha respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso proposto dalla candidata di FdI, FI e Lega Niside Muscas, arrivata terza con appena 9 voti in meno di Corrias.

Il ricorso, presentato dall'avvocato Umberto Cossu, potrà essere riproposto dopo l'esito definitivo del secondo turno di consultazioni. Secondo i magistrati amministrativi il verbale dell'ufficio elettorale del Comune di Assemini non può essere annullato per provvedere al riconteggio e alla rassegnazione delle schede.

Il motivo non è di merito ma solo procedurale. I magistrati Marco Lensi, Gabriele Serra e Roberto Montisci si riferiscono alle norme che prevedono che «contro tutti gli atti del procedimento elettorale è ammesso ricorso soltanto alla conclusione del procedimento elettorale, unitamente all'impugnazione dell'atto di proclamazione degli eletti».

Quattro i motivi del ricorso addotti da Muscas: la candidata sostiene che non le sarebbero state attribuite, nelle varie sezioni, 22 preferenze, e che a Corrias sarebbero state «indebitamente riconosciute, nella sezione 9, cinque preferenze».

Al primo turno Puddu ha ottenuto il 37,79% con 3.896 voti complessivi, Corrias il 31,15% con 3.211 voti e Muscas il 31,06% con 3.202 preferenze.

(Unioneonline/L)

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