Parte da Aism, l'associazione delle persone con sclerosi multipla, e dai loro familiari, una richiesta di audizione in Commissione Sanità del Consiglio regionale. L'obiettivo è quello di esporre l'importante tema della presa in carico sociosanitaria delle persone con sclerosi multipla e delle relative criticità nel quadro dell'organizzazione e gestione del sistema sanitario sardo nel periodo precedente e successivo alla pandemia legata al Covid-19.

La richiesta di audizione costituisce il naturale sviluppo dell'attività svolta da Aism a livello regionale e provinciale ed arriva dopo un'interlocuzione con i direttori generali delle Assl isolane e con l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, al fine di garantire agli ammalati la continuità delle cure in seguito alla conversione del Binaghi in Ospedale Covid: un'iniziativa fondamentale dell'Associazione che si inquadra nella campagna "Ripartire insieme".

"La sclerosi multipla è una priorità per la Sardegna - dice il commissario della sezione Aism di Oristano Achille Foggetti - che si conferma la regione italiana con la maggiore prevalenza di persone con sclerosi multipla, ed in questo delicato momento di pandemia da Covid l'associazione non può permettere che la sclerosi multipla e tutto il comparto delle patologie croniche rimangano abbandonate, andando tra l'altro ad aumentare i costi sociali di malattia e a compromettere l'inviolabile diritto alla salute dei cittadini". La richiesta di far funzionare l'assistenza sociosanitaria in Sardegna per le persone con sclerosi multipla parte anche dalla Sezione Aism di Oristano.

"Un territorio in cui le persone con la sclerosi multipla soffrono da sempre un forte disagio derivante dalla mancanza di un centro dedicato alla patologia - aggiunge Achille Foggetti - che le costringe a rivolgersi ai centri clinici di Cagliari, Sassari e Nuoro, ed anche del continente, non solo per la diagnosi e cura, ma anche per la terapia che prevede trattamenti infusionali per i farmaci di più recente generazione. Una situazione che è stata sottovalutata, se non addirittura trascurata, per molti decenni, e che oggi più che mai vede la necessità di prevedere ad Oristano strutture dedicate in grado di assicurare una omogeneità dei servizi sul territorio e dei livelli essenziali di assistenza. Le criticità che penalizzano i residenti nella provincia di Oristano s'inquadrano in una più ampia analisi e valutazione delle problematiche che caratterizzano tutta la regione sarda, anche per il ritardo nell'applicazione del 'Percorso diagnostico terapeutico assistenziale' sulla sclerosi multipla, già approvato in sede di Giunta Regionale nel febbraio del 2019, ma non ancora attuato".

La sezione Aism di Oristano si è messa subito in contatto con il nuovo direttore generale della Assl di Oristano Maria Valentina Marras, fresca di nomina: essendo la direttrice un medico e conoscendo bene la realtà di Oristano e le difficoltà e le carenze della Neurologia e riabilitazione della Asl del territorio - osserva Achille Foggetti - ha subito recepito tutte le criticità rappresentate. Si si è quindi impegnata a mantenere alta l'attenzione sulle proposte e le richieste avanzate dall'Aism, individuando, come primo momento, anche attraverso il coinvolgimento della nostra associazione, le più urgenti priorità come la somministrazione dei farmaci in presidi sanitari, per poi definire un cronoprogramma con l'obiettivo di realizzarlo anche se nel lungo periodo".

L'interlocuzione in corso con le istituzioni locali per la messa a regime del Centro clinico per la sclerosi multipla è solo una delle tante attività svolte dalla Sezione Aism di Oristano per garantire risposte e soluzioni che assicurino adeguati standard e livelli di risposta sanitaria nell'interesse delle persone con sclerosi multipla o con altre patologie similari e dei loro familiari. Commissariata dal gennaio 2018, infatti, non ha mai mancato di essere al fianco delle persone con sclerosi multipla e, soprattutto in questo periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, ha fornito soluzioni ancora più efficaci agli accresciuti bisogni delle stesse e dei loro familiari, anche grazie alle straordinarie risposte ricevute dalla cittadinanza.

Il Commissariamento ha segnato un decisivo cambio di rotta nel raggiungimento della missione associativa nella provincia: tanti sono stati i traguardi raggiunti dalla Sezione stessa al fianco delle persone malate e tante ancora le sfide da portare avanti, a partire da una piena garanzia del diritto alle cure e all'assistenza anche nel territorio oristanese, nonostante le condizioni in cui la Sezione è stata trovata al momento del commissariamento.
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