Prosegue l’ondata di caldo sulla Sardegna, ecco come difendersi
L’esperta: “Attenzione alla termoregolazione”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prosegue l’ondata di caldo sulla Sardegna, con temperature massime che andranno a superare i 35 gradi per tutta la prossima settimana.
Obiettivo, dunque, prestare attenzione a non esporsi ad un caldo eccessivo e ad evitare gli sbalzi climatici, magari dovuti all’aria condizionata, per tenersi al riparo anche da malori improvvisi, da non sottovalutare a qualsiasi età.
“Con l’innalzamento delle temperature esterne – spiega la dottoressa Anna Maria Bottelli – il nostro organismo ha l’importante compito di mantenere costante la temperatura corporea, mettendo in atto la ‘termoregolazione’. Può accadere che questo sistema non funzioni correttamente, prevalentemente in bambini e anziani, o quando il tasso di umidità è particolarmente elevato. Si crea allora un tal accumulo di calore corporeo da causare un improvviso innalzamento della temperatura, fino a una condizione estrema definita ‘colpo di calore’”.
“All’inizio si può avere solo una ‘sincope da calore’ – prosegue Bottelli – ovvero uno svenimento dovuto alla vasodilatazione periferica, successivamente un ‘esaurimento da calore’ con disidratazione, sete intensa, temperatura corporea di circa 39° C, ma ancora assenza di danno tissutale. Se non si pongono rimedi si giunge però al ‘colpo di calore’ vero e proprio, con temperature anche maggiori a 41°C e interessamento del sistema nervoso centrale, degli apparati cardiovascolare e renale e il conseguente danno tissutale, a volte irreversibile”.
Ecco, allora, qualche consiglio per le giornate più torride:
- Evitare di uscire o praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde – tra le 11 e le 18 –. Tenere i bambini in luoghi freschi e ombreggiati durante tale periodo;
- Esporre i piccoli al sole diretto con prudenza e solo dopo l’anno di vita, utilizzando creme solari ad alta protezione: i raggi solari sono molto utili perché favoriscono la produzione di vit.D, ma tutto gradualmente e con buon senso;
- Una mancata protezione cutanea può causare eritemi, ustioni o danni importanti alla pelle;
- Non passare continuamente da ambienti più caldi a quelli più freddi, per evitare continui sbalzi termici, una ‘ginnastica’ inopportuna per le cellule;
- Se si usano i condizionatori, non regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto a quella esterna. Una temperatura tra 25 e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente a garantire il benessere, senza esporre a rischi qualunque soggetto;
- Impiegare con cautela i ventilatori meccanici che non abbassano la temperatura, ma accelerano solo il movimento dell’aria. Evitare inoltre le pericolose correnti d’aria;
- Usare indumenti leggeri – soprattutto per i bambini - scegliendo lino o cotone che facilitano la traspirazione e colori chiari che respingono i raggi solari. Far sempre indossare ai piccoli un cappello a tesa larga ed eventualmente anche occhialini da sole;
- Rinfrescare frequentemente tutto il corpo con una doccia tiepida e, se possibile, aprire il pannolino dei più piccoli;
- Assumere o fare assumere molti liquidi – questo vale a qualunque età – per integrare ciò che si perde con la sudorazione. Far bere a piccoli sorsi liquidi freschi, ma non ghiacciati;
- Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura, ridurre gli alimenti grassi, proteici e ricchi di sale. Integrare eventualmente i liquidi con sali minerali, sempre dietro parere medico;
- Non lasciare mai i bambini, anche per breve periodo, in un’automobile parcheggiata al sole. Prima di un viaggio ventilare l’abitacolo, regolando la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori rispetto a quella esterna.
(Unioneonline/v.l.)