Incontri informativi, congressi, visite gratuite: anche quest’anno ottobre si tinge di rosa, il colore simbolo della prevenzione del carcinoma mammario. Numerose le iniziative sul territorio programmate dalla Lilt, la Lega italiana contro i tumori.

Quella al seno è una delle patologie oncologiche più diffuse: si stima che in Italia nel corso del 2022 i nuovi casi arriveranno a circa sessantamila, il 30% di tutte le neoplasie. Numeri che spaventano, certo, ma cifre così alte stanno a indicare che la prevenzione funziona. «Obiettivo della Lilt è abbassare la fascia d’età per l’inizio della profilassi. Oggi le campagne di screening della Asl si rivolgono a donne che hanno già compiuto i 49 anni, noi vogliamo partire dai 40 anni – spiega il dottor Carlo Cabula, direttore della Struttura complessa di Chirurgia Oncologica e Senologia dell’Ospedale Businco di Cagliari e presidente Lilt del capoluogo – in Sardegna abbiamo una legge regionale che, su base volontaria, permette alle donne di 45 anni di sottoporsi ogni due anni a una mammografia. Abbassare l’età significa giocare d’anticipo sulla malattia».

Ecco spiegato l’aumento dei casi in giovani donne: la prevenzione permette di scoprire nella fase di prima insorgenza tumori che di solito vengono riscontrati in età più avanzata. «Oggi il 35 per cento delle diagnosi avviene su tumori allo stadio iniziale, talmente minuscoli che si possono vedere soltanto con la mammografia - prosegue Cabula - una diagnosi precoce significa tumori sempre più piccoli, trattabili con incisioni o asportazioni di volumi ridotti. Quarant'anni fa l’operazione chirurgica standard per un tumore, grande o piccolo che fosse, era la mastectomia: l’asportazione completa del seno e dei linfonodi. Ora possiamo fare interventi sempre meno invasivi».

Le informazioni per capire come combattere un cancro vengono fornite dal suo aspetto biologico: esistono tante sfaccettature in un tumore alla mammella, tante caratteristiche diverse che possono essere aggredite con modalità differenti. La campagna “Nastro rosa”, promossa dalla Lilt nel centenario della sua fondazione, sarà l’occasione per fare visite gratuite e partecipare ad incontri su temi specifici. In programma anche un importante congresso regionale di senologia, voluto da ACOI , associazione dei chirurghi ospedalieri per un confronto tra tutte le figure professionali coinvolte nel trattamento delle neoplasie.

«C’è un continuo fermento - conclude Cabula - è necessario pensare anche ai casi in cui una mastectomia si rende necessaria: oggi possiamo fare tanto, abbiamo delle tecniche che attraverso mastectomie cosiddette conservative ci permettono di fare una ricostruzione immediata del seno. Il 90 per cento delle nostre pazienti ha avuto questo tipo di trattamento».

Ottobre sarà anche il mese del Bra day: tanti gli incontri e le visite a donne che vogliono prendere in considerazione la ricostruzione mammaria per tornare finalmente a una vita normale.

Carla Zizi

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