Ammontano a circa 270 milioni di euro le risorse del Pnrr e del Piano degli Investimenti complementari dedicate alla Sardegna per interventi nella sanità. È quanto emerge dal decreto firmato dal ministero della Salute, Roberto Speranza, e che contiene la ripartizione esatta tra tutte le Regioni dei fondi della missione 6 del “Piano di ripresa e resilienza”.

Gran parte dei 270 milioni sarà destinata alla realizzazione di 50 case di comunità (73,6 milioni) e tredici ospedali di Comunità (32,7 milioni), alla digitalizzazione dei Dea di primo e secondo livello (47,4 milioni), alle grandi apparecchiature per gli ospedali (38,9 milioni), cioè ad alcuni dei più importanti perni del piano di medicina territoriale già predisposto dalla Regione e che costituirà il secondo pilastro della grande Riforma sanitaria (il primo riguarda la già approvata governance, il terzo la rete ospedaliera).

Secondo la presidente della commissione Lavoro alla Camera, Romina Mura (Pd), "i circa 270 milioni assegnati alla Sardegna sono una grande occasione costruita con il lavoro del Governo e del Parlamento e condivisa con la Conferenza delle Regioni: il dovere imprescindibile è utilizzarli al meglio e per questo servono progetti efficaci, puntuali e condivisi. Le risorse del Pnrr che calano sui territori possono far sentire i maggiori effetti soprattutto dove sono più pesanti i ritardi e i disagi nella sanità".

Mura fa notare che la Sardegna avrà tempo fino al prossimo 28 febbraio per presentare i Piani regionali al fine di sottoscrivere il Contratto Istituzionale di Sviluppo, da firmare entro il 31 maggio.

"Confido - conclude Mura - che gli interventi non caleranno dall'alto ma saranno l'esito di un confronto costruttivo". 

(Unioneonline/v.l.)

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