Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'amianto provoca ogni anno più di 100.000 decessi per i soli casi di mesotelioma, cancro polmonare e asbestosi. Dati ancora più allarmanti se si considera che l'Italia è stato il Paese europeo maggior produttore e utilizzatore di amianto.

Ancora oggi nel nostro Paese ci sono "40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto che hanno provocato e continueranno a provocare importanti conseguenze e danni alla salute delle persone".

Nel 2016 l'Osservatorio Nazionale Amianto ha censito più di 6.000 decessi, con un picco che è previsto per il 2025. Per poter sconfiggere definitivamente le patologie asbesto-correlate l'unico strumento è la bonifica e la messa in sicurezza: solo evitando ogni forma di esposizione si evitano, infatti, le terribili conseguenze di questo killer. E per tali motivi, l'Osservatorio chiede che il Governo nazionale, utilizzando la leva fiscale, riconosca dei bonus e delle detrazioni fiscali in favore di coloro che bonificano.

A discuterne in un convegno in programma a Roma il 6 novembre (Sala del Carroccio, piazza del Campidoglio, alle 14.30) saranno medici ed esperti.

Con l'obiettivo di porre all’attenzione generale come un apparente minore incasso fiscale non si traduca soltanto nella tutela della salute e della vita umana, ma anche in un risparmio di spese sanitarie, assistenziali, previdenziali e sociali.

Non solo: l'indotto legato alla bonifica e la realizzazione di nuove infrastrutture e strutture industriali secondo i moderni standard di sicurezza e capacità produttiva sarebbero inoltre destinati a rilanciare il sistema Italia sia in termini di maggiore sicurezza sia ai fini di un'importante valorizzazione dell'ambiente e delle bellezze paesaggistiche.

(Redazione Online/v.l.)
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