L'uso delle mascherine non fa bene alla nostra vista
Il dispositivo medico può accentuare la secchezza oculareL'uso prolungato delle mascherine può avere conseguenze anche sui nostri occhi, in particolare può accentuare alcuni problemi della vista come la secchezza oculare. Il flusso continuo di aria calda negli occhi, infatti, fa seccare gli occhi e può aggravare il problema se già se ne soffre.
Secondo i dati forniti da www.clinicabaviera.it, una delle aziende oftalmologiche più importanti d'Europa, il 60% della popolazione sopra i 45 anni soffre di questo disturbo. Le cause possono essere molteplici: di solito può essere correlato all'età, ai cambiamenti ormonali, al fumo, alla cattiva alimentazione, all'aria condizionata, a disturbi allergici, ad alcuni farmaci... ma l'uso della mascherina può acuire il problema causando fastidi, bruciore, arrossamento dell'occhio, affaticamento oculare, riduzione della capacità visiva o sensazione di avere un corpo estraneo.
Per questo motivo, i medici esperti di Clinica Baviera hanno pensato di stilare una lista di consigli per trattare l'occhio secco, non solo quando esso è causato dall'uso prolungato delle mascherine:
1. La prima cosa da fare è molto semplice, anche se ancora oggi migliaia di persone non la mettono in pratica: bisogna regolare bene la parte superiore della mascherina per evitare che l'aria che espiriamo venga diretta verso gli occhi; sarebbe opportuno utilizzare del nastro adesivo ipoallergenico in modo che la mascherina sia ben aderente al naso per far in modo che l’aria calda esca attraverso i lati della mascherina o dalla parte inferiore.
2. Cercare di sbattere le palpebre volontariamente per lubrificare gli occhi e se non siamo in grado di farlo correttamente, usare lacrime artificiali.
3. L'uso di riscaldatori può peggiorare la situazione perché rendono l'ambiente più secco, si consiglia invece l’utilizzo di umidificatori.
4. Limitare il più possibile l'uso delle lenti a contatto e non dormire mai con esse.
5. Evitare gli ambienti saturi di fumo.
6. Bere due litri di acqua al giorno e seguire una dieta sana e, se possibile, ricca di Omega 3.
7. Indossare occhiali da sole tutto l'anno per proteggersi da polvere, aria, raggi solari e sostanze irritanti.
8. Se, oltre alla mascherina, dobbiamo usare a lungo dispositivi elettronici come computer o tablet, il problema può aggravarsi; è essenziale, quindi, mettere in pratica queste piccole regole, come fossero una routine quotidiana, quando stiamo tante ore davanti a uno schermo:
- Mantenere lo schermo pulito e regolarne l’illuminazione.
- Avere una corretta postazione di lavoro con la parte superiore del monitor all'altezza dei nostri occhi e posizionarsi a una distanza tra i 50 e i 60 cm dallo schermo.
- Fare pause periodiche di 5 minuti ogni mezz'ora, o di 20 minuti ogni due ore.
- Sbattere le palpebre frequentemente.
- Usare protezioni per lo schermo e occhiali o lenti a contatto con filtri protettivi incorporati.
Tutte queste soluzioni possono dare buoni risultati, ma bisogna considerare che l'occhio secco non è l'unico fastidio che possono dare le mascherine. Le persone che portano gli occhiali hanno un altro problema importante direttamente collegato: il fatto che questi si appannano facilmente. L'anidride carbonica calda, infatti, entra in contatto con la superficie fredda degli occhiali e si trasforma in nebbia. Cosa si può fare per evitarlo? Clinicabaviera.it ha qualche suggerimento in proposito anche per questo disagio:
Regolare bene la mascherina
Proprio come per evitare che i nostri occhi si secchino, il modo migliore per evitare che i nostri occhiali si appannino è regolare la mascherina correttamente, facendola aderire perfettamente in modo da evitare che l'aria calda entri in contatto con le lenti. Si può usare, anche in questo caso, un piccolo pezzo di nastro adesivo per farla aderire meglio.
Mettere gli occhiali sopra la mascherina
Un altro ottimo rimedio è quello di indossare gli occhiali sopra la mascherina per evitare che l'aria entri in contatto con le lenti.
Allontanare gli occhiali dal viso
E’ meglio se gli occhiali vengono indossati un po' più in basso e lontani dal viso. Più sono vicini al viso, più si appannano. Lasciando più spazio tra il viso e gli occhiali l’aria fuoriesce liberamente e gli occhiali non si appannano così facilmente.
Lavare gli occhiali con sapone prima dell’uso
Uno dei rimedi più usati è quello di lavare gli occhiali con il sapone prima di indossarli, per creare una leggera pellicola che impedisce l'appannamento. Ma bisogna fare attenzione perché è essenziale farlo in modo delicato per non graffiarli e bisogna usare un sapone neutro per non danneggiare i vetri.
Utilizzare uno spray, un gel o un panno antiappannante
Ci sono gel, spray e persino panni di camoscio antiappannamento. La loro applicazione sulle lenti impedisce alle particelle di vapore acqueo che si condensano sugli occhiali quando si respira di formare la nebbiolina.
Cambiare le lenti
Cambiare le lenti con lenti antiappannanti è l'opzione meno economica ma è la più efficace e, in considerazione del fatto che l'uso delle mascherine durerà ancora a lungo, probabilmente è da prendere in considerazione.
Sventolare gli occhiali
Quando gli occhiali si sono già appannati, un rimedio per farli tornare normali è “sventolare” gli occhiali per asciugare l’umidità. Si può fare mettendoli davanti a un ventilatore o semplicemente muovendoli finché l’appannamento non scompare.
Federico Fiorini, Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: "L'uso della mascherina è ancora fondamentale nella lotta contro il coronavirus e resta uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di contagio, ma il suo uso può provocare qualche disagio come la secchezza oculare, un qualcosa che normalmente non causa gravi problemi medici ma che, se non viene trattato adeguatamente, può peggiorare gradualmente. Un altro disagio delle mascherine riguarda direttamente chi porta gli occhiali e se li ritrova di continuo appannati. Per questo motivo, noi di Clinica Baviera abbiamo voluto dare una serie di consigli che possono aiutare a risolvere entrambi i problemi”.