Umidità, alte temperature e una grande concentrazione di persone in ambienti limitati: sono alcuni dei fattori che favoriscono la comparsa della micosi, un’infezione generata da funghi che interessano la cute e le unghie. Ma quali sono i segnali da cogliere per capire se si è colpiti da questo problema?

Il sintomo principale è la comparsa di macchioline bianche, arrossamenti e desquamazioni, ma in alcune forme gli effetti possono essere più fastidiosi: proprio per questa ragione è il caso di intervenire fin nelle prime fasi.

Le tipologie

Più in generale, le micosi possono essere catalogate a seconda della loro gravità e dalla parte del corpo coinvolta: se la tipologia superficiale interessa principalmente pelle, cuoio capelluto e unghie, quella sottocutanea agisce invece maggiormente in profondità. Esistono poi delle gravi forme sistemiche, che possono colpire anche gli organi interni ed essere di conseguenza molto pericolose per la salute, e quelle cosiddette “opportunistiche”, che coinvolgono i soggetti più deboli - come persone affette dal deficit  del sistema immunitario - i quali vanno quindi tutelati con attenzione.

L’onicomicosi

Una delle tipologie più diffuse è l’onicomicosi, che interessa le unghie. Queste tendono ad ingrandirsi oppure ad indebolirsi fino alla loro caduta. In entrambi i casi, le unghie provocano fastidio e dolore. Quelle dei piedi sono le più colpite: ciò è dovuto in parte al microclima che può crearsi all’interno delle scarpe durante l’estate. Inoltre le calzature strette possono agevolare il peggioramento delle micosi. Questo disturbo interessa quindi maggiormente i piedi, soprattutto quando questi entrano a contatto con  aree comuni promiscue, caratterizzate dalla proliferazione di funghi e germi. Le onicomicosi sono generalmente più  diffuse nei soggetti di età compresa tra i 20 e i 50 anni d’età, sopra i 60 e in chi ha problemi di circolazione. Il disturbo può colpire sia le unghie sane che quelle già danneggiate. È inoltre complesso da eliminare e le terapie possono durare anche per alcuni mesi.

Inguine e ascelle

Esistono anche altre parti del corpo che possono essere colpite da micosi: tra queste le ascelle, il solco sottomammario e l’inguine. Ciò vale soprattutto per i soggetti che soffrono di diabete oppure che sono immunocompromessi; il rischio cresce ulteriormente durante i mesi estivi. Questa tipologia è abitualmente provocata dalla candida e genera prurito.

Il piede d’atleta

Infine, una tipologia molto comune è il cosiddetto piede d’atleta, che interessa soprattutto i lembi di pelle che si trovano tra le dita: la cute diventa rossa e si desquama, provocando un fastidio notevole soprattutto quando si cammina. Talvolta l’affezione è accompagnata dall’“eczema disidrosico”: il sudore non riesce ad uscire in superficie, generando bruciori o pruriti molto intensi.

In ogni caso, individuare correttamente la forma di micosi da cui si è infetti è il primo passo per capire la causa del disturbo e quale terapia adottare per risolvere il problema.

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