Una tecnica innovativa e non invasiva per i pazienti sardi in dialisi. Nella Radiologia dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari è stato eseguito il primo intervento in Sardegna, e tra i primi in Italia, di confezionamento della fistola artero-venosa per emodialisi mediante procedura endovascolare.

Rispetto alla tecnica chirurgica tradizionale, i tempi si sono ridotti da 90 a 30 minuti, con il paziente in day surgery che viene dimesso dopo un breve periodo di osservazione. A una settimana dall'intervento stanno tutti bene.

In Sardegna il numero di nuovi pazienti che richiedono dialisi è tra le più elevate d'Italia. Ogni anno, in media, si registrano 286 casi in più. Per eseguire la terapia è necessaria la creazione di una fistola artero-venosa, che realizza un collegamento diretto tra arteria e vena (spesso dell'arto superiore), consentendo così l'accesso per l'emodialisi e garantendo un adeguato flusso ematico al circuito extracorporeo.

 Questa procedura viene eseguita chirurgicamente e richiede un breve ricovero ospedaliero. Con i dispositivi innovativi è però possibile, mediante guida ecotomografica, la cannulazione di una vena del braccio e la creazione della fistola in modo minimamente invasivo e totalmente percutaneo. Una tecnica che ha consolidato la sinergia tra la sezione di Radiologia interventistica guidata da Stefano Marcia e la Nefrologia diretta da Stefano Murtas, con la collaborazione di Anestesia e Rianimazione di cui è responsabile Mario Cardia.

(Unioneonline/v.f.)

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