«I crampi sono delle contrazioni involontarie di breve durate, improvvise e dolorose, di uno o più muscoli. Sono simili alle contratture, ma si distinguono perché mentre la guarigione da crampo è rapidissima, la contrattura richiede molto più tempo. Il dolore poi è più forte nel crampo che ti blocca sul posto mentre la contrattura consente di proseguire nell’attività in corso». A sottolinearlo è il dottor Marco Scorcu, specialista in medicina dello sport e responsabile sanitario del Cagliari Calcio. Di fatti, in caso di contrattura si avverte un dolore modesto e diffuso lungo la zona interessata e si verifica più di frequente durante l’esercizio fisico.

«L’insorgere dei crampi» continua Scorcu, «è imputabile a un insieme di fattori di predisposizione che non sono ancora stati rilevati in modo definitivo. Tra questi un ruolo determinante pare essere ricoperto dall’attività fisica intensa praticata in ambienti caldo umidi (dunque specialmente in estate). In tali condizioni l’esercizio prolungato causa uno sbilanciamento tra livello di idratazione e concentrazione elettrolitica. La comparsa dei crampi si verifica tanto più spesso quanto minore è la forma fisica della persona e il periodo di acclimatazione che è stata praticata».

I crampi muscolari possono però anche costituire il sintomo della presenza di diverse patologie, alcune gravi, come il restringimento delle arterie che forniscono sangue alle gambe (aterosclerosi periferica), la compressione dei nervi nella colonna vertebrale a livello lombare, le patologie neurologiche (malattia di Charcot), gli squilibri metabolici per la mancanza nell’organismo degli adeguati livelli di potassio, calcio e magnesio, l’acidosi metabolica, l’ipotiroidismo, l’insufficienza renale, la tromboflebite il morbo di Hashimoto o le vene varicose. Altri fattori di rischio sono l’età avanzata, lo stato di gravidanza, la presenza di malattie come il diabete, oppure legate al fegato o alla tiroide.

«Se si verifica un crampo, lo stretching o allungamento dei muscoli interessati spesso può portare dei benefici. Ad esempio, per attenuare un dolore che colpisce il polpaccio, può essere efficace usare una mano per tirare il piede e le dita del piede verso l'alto (dorsiflessione). Se poi lo stretching non è sufficiente o il problema si ripresenta in maniera costante, è necessario rivolgersi a uno specialista, il quale suggerirà la terapia più indicata. Fra gli integratori per i crampi muscolari, i primi rimedi sono costituiti dall’integrazione di magnesio, calcio e potassio (un ipotensivo naturale suggerito anche per gli ipertesi e spesso consumato in grandi quantità durante l’attività fisica); vitamine del complesso E o della vitamina B», spiega il medico.

Per prevenire i crampi, come già accennato, è indicato dunque mantenere una buona idratazione, non essere in sovrappeso e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata; praticare esercizio fisico in modo adeguato alle proprie capacità e alle condizioni ambientali.

Luca Mirarchi

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