Coronavirus, la nuova ipotesi: nato da due salti di specie diversi
Se confermata, farebbe tramontare l’ipotesi del virus sfuggito da un laboratorio
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Il salto del virus SarsCov2 dall’animale all’uomo potrebbe essere avvenuto in due occasioni diverse e indipendenti.
E’ questa la nuova ipotesi fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università della California di San Diego su virlogical.org, piattaforma che raccoglie articoli in attesa di revisione da parte della comunità scientifica.
Se confermato, lo studio renderebbe sempre meno probabile l’ipotesi che il virus sia sfuggito da un laboratorio.
Il lavoro che cerca di dare una risposta alla madre delle domande su SarsCov2 nasce dalla rianalisi di 1.716 genomi del virus raccolti tra fine 2019 e il 28 febbraio 2020.
Negli archivi è possibile osservare la presenza sin dalle prime settimane della presenza di due distinte varianti del virus, note come A e B, che hanno una serie di nette differenze genetiche. Una delle domande cruciali a cui si sono dedicati in questi mesi tanti gruppi di ricerca è quella di capire se le due linee virali siano state una l'evoluzione dell'altra, ossia da A si siano prodotte delle mutazioni che hanno prodotto la linea B e quindi un'origine unica del virus, oppure se le due linee abbiano avuto origini separate, frutto quindi di due distinti spillover.
Il nuovo studio pubblicato per ora su virological.org, sito di dibattito tra virologi, suggerirebbe questa seconda ipotesi. Una scoperta che potrebbe essere, come ha commentato il virologo Robert Garry, dell'università Tulane di New Orleans, "una pugnalata nel cuore" alle ipotesi secondo cui il virus possa essere in realtà sfuggito da qualche laboratorio di ricerca.
L'intero lavoro ora dovrà essere analizzato in dettaglio dalla comunità scientifica, ma se lo studio dovesse essere ritenuto valido si avrebbe un nuovo importante tassello per tentare di comprendere come la pandemia abbia avuto inizio.
Uno dei prossimi passi, spiegano i ricercatori, sarà quello di mettere a punto una serie di simulazioni al computer per testare in che modo uno spillover multiplo potrebbe combaciare con la diversità dei genomi di Sars-Cov-2 identificati finora.
(Unioneonline/L)