Quando racconta il suo “primo” giorno con il camice bianco, primo si fa per dire, è emozionato: «È stata una soddisfazione enorme riprendere in mano i miei ricettari. So che tanti medici in pensione vorrebbero prendere questa strada, sarebbe un sollievo per le tante persone rimaste senza assistenza, molti sono pazienti fragili».

Mimmo Licandro stamattina, dopo diversi anni dal suo pensionamento, ha ripreso in mano la sua professione nell’ambulatorio straordinario di comunità territoriale di Arborea, territorio dove ha operato per decenni e che conosce molto bene. Lui è il primo medico in pensione che in Sardegna è ritornato in trincea: ha aderito a un progetto aziendale di assistenza primaria dotato di ricettario grazie alle nuova legge regionale numero 12 dello scorso 20 agosto, che consente anche ai medici in quiescenza di utilizzare il ricettario rosso per la prescrizione ai pazienti di visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci sino al prossimo 31 dicembre 2024. Licandro si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «C’è stato un medico che ha pubblicato un lungo post con su scritto che i medici in pensione con ancora la voglia di lavorare sono dei crumiri, io invece non mi sento tale, come neanche un salvatore della patria. Sono un medico che ama questa professione e che non avrebbe mai smesso di lavorare».

Mimmo Licandro ha già incontrato tanti sui ex pazienti: «Le feste che mi hanno fatto è qualcosa di impagabile. Questo è il lavoro più bello del mondo, nonostante le difficoltà».

La direzione socio-sanitaria e l’ufficio per l’Integrazione ospedale-territorio della Asl 5 di Oristano intanto invitano tutti i medici in pensione interessati ad aderire al progetto Ascot presentando fin da subito, la propria candidatura all’indirizzo protocollo@pec.asloristano.it secondo quanto previsto dal bando pubblicato sul sito della Asl di Oristano. 

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