In Italia è allarme per i reparti di pediatria sempre più in affanno per le tante infezioni da virus respiratori nei bambini, in particolare le bronchioliti da VRS (Virus Respiratorio Sinciziale), che stanno colpendo in particolare i piccoli sotto l'anno di vita.

A lanciarlo è Società italiana di pediatria, che sollecita un intervento del governo.

Con la contemporanea circolazione di altri virus come influenza, adenovirus e Covid, sottolineano i pediatri, la situazione «è in alcuni casi davvero difficile, con accessi record in Pronto Soccorso, congestione in alcuni ospedali e massima occupazione dei posti letto».

«Registriamo un incremento degli accessi in pronto soccorso per infezioni respiratorie del 300% superiore rispetto ai due anni precedenti, con l'80% dei posti letto occupati da bambini con bronchiolite da VRS», spiega Giovanni Corsello, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell'Ospedale dei Bambini di Palermo.

«Due condizioni stanno rendendo particolarmente gravosa l'assistenza: da un lato l'età dei bambini con bronchiolite da VRS, soprattutto neonati e lattanti, e dall'altro lato, i casi di 'coinfezioni' causate da più agenti patogeni che in contemporanea colpiscono lo stesso organismo». Condizioni, queste, che richiedono spesso il ricovero in ospedale, nei casi più gravi in terapia intensiva e un notevole sforzo organizzativo.

Complessa la situazione anche al Policlinico Umberto I di Roma, dove attualmente il 100% dei ricoveri pediatrici è dovuto a infezioni respiratorie.

«Nel 90% dei casi si tratta di bronchioliti da VRS, che nel 10% dei casi richiedono il ricovero in terapia intensiva pediatrica, attualmente quasi piena (soli 2 posti liberi)», dice Fabio Midulla, responsabile del reparto di Pediatria di Urgenza dell'ospedale.

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata