All'hotel Carlo Felice di Sassari, organizzato dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, si è appena concluso un convegno sull'osteoporosi, una malattia sistemica dell'apparato scheletrico purtroppo molto diffusa, di cui soffrono nel mondo non meno di 300 milioni di persone.

Si è trattato del primo convegno in presenza da quando è iniziata la pandemia. Per cui l'iniziativa, oltre al valore scientifico, ha assunto anche un importante aspetto simbolico. I lavori, cominciati stamattina, sono stati introdotti da Nicola Addis, presidente dell'Ordine dei Medici di Sassari, e da Carlo Azzena, presidente Cao (Commissione albo odontoiatri). Nella mattinata si sono alternati relatori (provenienti da prestigiosi centri italiani) come Marco Scarpelli, Massimo Manchisi, Luca Deiana, Francesco Tolu, Franca Dore e Mario Palermo che, nel suo intervento, ha definito l'osteoporosi "una ladra silenziosa", poiché è una malattia asintomatica che si manifesta solo quando l'osso si frattura e diventa invalidante.

Il trattamento della malattia è cronico. Purtroppo il 50% dei pazienti abbandona la terapia dopo 2 anni, vanificandone i risultati. Si è auspicata una maggiore collaborazione tra medici e pazienti. Fondamentali quindi l'informazione, l'assistenza e la logistica nei vari territori.

"Un convegno molto interessante e riuscito - ha commentato dopo la chiusura Nicola Addis -. L'osteoporosi rimane purtroppo una patologia importante. Utili le campagne di sensibilizzazione per una malattia ancora oggi sottovalutata, ma con pesanti ricadute sulla sanità pubblica in termini di spesa e sul benessere della popolazione. Per la diagnosi - conclude - risultano utili esami strumentali come la DEXA e altri di laboratorio". 

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