Il caso delle tessere gonfiate del Pd rischia di esplodere anche in Sardegna.

Stando a quanto trapela, la direzione nazionale del partito avrebbe individuato circa 150 iscrizioni alla federazione di Cagliari, intestate a diversi soggetti ma gestite da un'unica persona. 
Il sistema di registrazione è online e tutta la procedura adesso è tracciabile.

Il regolamento dem prevede che  possano essere pagate al massimo tre tessere con la stessa carta di credito ed è necessaria la registrazione informatica: sarebbe emerso che nel territorio del capoluogo decine e decine di iscrizioni sarebbero riconducibili alla stessa mail. Insomma: qualche big avrebbe provveduto per tanti, per far figurare un consenso, in realtà fittizio,  da far pesare nei congressi locali. Da Roma sarebbe già arrivato l'ordine di cancellazione d'ufficio. 
La notizia piomba proprio mentre è in corso il tour in Sardegna della candidata alle primarie nazionali Elly Schlein: «Stiamo vedendo in alcuni territori i soliti giochi dei signori delle tessere», ha detto in un'intervista a L'Unione Sarda in edicola oggi,  «noi vogliamo un partito senza signori delle tessere, che sia nelle mani della sua comunità, da consultare di più sulle scelte cruciali, alleanze comprese».

E sono stati i suoi fedelissimi a far emergere un migliaio di tessere farlocche in Campania: ora, con le dovute proporzioni, potrebbe succedere anche in Sardegna.

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