Non solo opposizione all’eolico che minaccia l’Einstein Telescope. L’assemblea di questa mattina in consiglio regionale, alla quale hanno partecipato anche 38 sindaci del Nuorese, per il presidente della Regione Christian Solinas è stata l’occasione per fare il punto sui due temi caldi dell’agenda politica della Sardegna: il rimpasto – del quale si parla da un anno buono – e la legge Omnibus 2. 

RIMPASTO. Il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo un incontro a Roma con il governatore aveva assicurato che i nuovi assessori sarebbero stati nominati entro questa settimana. Non sarà così: i partiti – Forza Italia e Fratelli d’Italia in testa – non avrebbero ancora  fornito i nomi  dei loro esponenti in giunta. In quota alle due sigle devono essere sostituti Alessandra Zedda (Lavoro, dimessa) per gli azzurri e Gianni Lampis (Ambiente, eletto parlamentare) per il partito di Giorgia Meloni. C’è poi la casella dei Trasporti lasciata libera dal dimissionario Giorgio Todde (Lega). A chi e come verranno ridistribuite le deleghe non si sa. 

«Io sono pronto», ha detto questa mattina Solinas, «resto in attesa che alcune forze politiche definiscano i loro percorsi interni per suggerire i curricula dei papabili come sostituti degli assessori che sono andati via». Si partirà dall’azzeramento dell’attuale giunta, «che ci consentirà di ragionare in maniera complessiva e di rilanciare l'azione di governo».

LA OMNIBUS 2. Rilancio che passa, almeno secondo la visione di chi sta in maggioranza, anche dall’approvazione della Omnibus 2: una legge da 210 milioni onnicomprensiva (inseriti anche commi sul funzionamento degli uffici), come da nome, che dovrebbe stanziare risorse per far ripartire l’economia.

Norma, finita nel mirino dell’opposizione, che Solinas e la sua maggioranza vorrebbero approvare in tempi rapidi. Per rendere efficace il provvedimento, il via libera deve arrivare entro il 30 novembre:  «È un problema di volontà politica», sostiene il presidente, «si può tranquillamente utilizzare l'articolo 102, che prevede il carattere d'urgenza del provvedimento, e andare subito in Aula su interventi che riguardano tutti. Sulla omnibus non ci devono essere bandierine di parte, riguarda tutti i sardi e chiama alla responsabilità tutte le forze politiche del Consiglio regionale per trovare percorsi i più rapidi possibile».

REPLICA ALLE CRITICHE. Un pensiero anche alle feroci critiche dell’opposizione. Della Omnibus 1 è stato usato solo il 39% delle risorse, la 2 avrà un destino anche peggiore: questa la loro tesi. «Il tema della precedente omnibus»,  ha replicato  Solinas, «è completamente diverso: il Consiglio nei tanti emendamenti che sono stati approvati ha introdotto delle norme che gli uffici hanno ritenuto particolarmente complesse o che necessitavano di essere trasmesse all'Unione europea prima di essere spese. In questo caso, invece, abbiamo previsto solo cinque grandi aree di intervento, per le quali le risorse sono tutte immediatamente spendibili».

(Unioneonline/E.Fr.)

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