Christian Solinas ha chiesto “uno specifico status giuridico europeo” per le Regioni insulari, non per chiedere “una condizione di privilegio, bensì strumenti per la sopravvivenza economica e demografica dei nostri territori”.

La richiesta avanzata dal governatore sardo arriva all’evento sul contributo delle isole alla Conferenza sul futuro dell’Europa organizzato dalla Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa.

Secondo i leader locali riuniti oggi la Ue può colmare i divari solo con una “chiara strategia per le sue isole e con una maggiore attenzione ai territori insulari”. Solinas ha inoltre sottolineato che “le regioni insulari rappresentano oltre 20 milioni di cittadini europei, al pari di uno Stato di medie dimensioni, eppure a oggi siamo ancora lontani dal vedere riconosciuta l'insularità come una caratteristica permanente che influenza negativamente le economie dei nostri territori”.

Così, ha evidenziato il governatore sardo, “l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Ue rimane ampiamente inattuato senza una strategia specifica per le isole, disciplinare in maniera omogenea situazioni territoriali profondamento dissimili è una lesione dei principi di eguaglianza sostanziale”.

Solinas fa riferimento in particolare alla “rigida disciplina in materia di aiuti di Stato, che limita fortemente l'intervento pubblico in settori chiave, in primi quello relativo alla mobilità, che svolgono un ruolo fondamentale ai fini della competitività, dell’imprenditorialità e dell’integrazione nel mercato unico europeo”.

(Unioneonline/L)

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