"La nostra terra ha bisogno di una scossa democratica, vogliamo liberare la politica e restituirla alle persone". Con lo sguardo proiettato alle regionali del 2024, fa il suo esordio "Sardegna chiama Sardegna", movimento nato dall'iniziativa di un'ottantina di giovani provenienti da tutta l'isola.

In 260 hanno preso parte alla prima assemblea pubblica organizzata a Sant'Anna, frazione di Marrubiu. Studenti, lavoratori e disoccupati pronti a mettersi in gioco.  "Viviamo una crisi economica, sociale e demografica che la classe politica non riesce a gestire – ha detto Danilo Lampis, del comitato promotore – vogliamo aprire uno spazio di discussione ampio e plurale per costruire un'alternativa basata su progetti pragmatici e credibili". 

In sala anche molti over 40, a testimoniare la curiosità attorno al sodalizio. "Non siamo qui per fare una lista –  ha chiarito il comitato – ma per avviare un percorso che potrebbe portarci alle prossime regionali. Ci chiedono chi saranno i nostri alleati, la risposta è i sardi". 

Durante l'assemblea sono stati costituiti i primi sei tavoli tematici, dedicati all'economia e al lavoro, alla scuola, alla cultura, all'ambiente, agli enti locali, alla salute e cittadinanza. Nelle prossime settimane gli esiti saranno digitalizzati e messi a disposizione dei partecipanti. 

  

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