«Rispetto a una innegabile tempesta mediatica che mi ha investito negli ultimi giorni, e all'interno della quale si fa fatica a distinguere autentiche fake news dai fatti reali che pure vanno ricondotti in una giusta dimensione, ritengo opportuno fornire la mia versione soprattutto sugli elementi di rilevanza pubblica». Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in una lettera alla Stampa.

«Ho conosciuto la dottoressa Boccia a metà del mese di maggio durante la campagna per le elezioni europee riscontrandone un'identità di vedute - spiega - In seguito ho maturato l'intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l'incarico, a titolo gratuito, di consigliere del ministro per i grandi eventi. Dopo la prima fase istruttoria, accogliendo alcune perplessità del Gabinetto sulla possibilità, ancorché meramente potenziale di situazioni di conflitto di interesse, ho deciso di non dare corso alla nomina e l'ho comunicato formalmente. Non è la prima volta che il ministero della Cultura, come altre istituzioni, non proceda a nomine che pur erano state istruite. In questo tempo la dottoressa Boccia non ha mai preso parte a procedimenti amministrativi. Ritengo importante sottolineare che mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia».

Rispetto al G7 «in una prima fase si era effettivamente pensato di tenere l'evento internazionale nell'incantevole Positano, ma già nei primi mesi dell'anno, come dimostrano i carteggi del ministero, anteriormente alla mia conoscenza con la dottoressa Boccia, si è deciso di spostarlo a Napoli per ragioni logistico- organizzative e di contenimento della spesa. Pompei è stata coinvolta, sin dall'inizio, soltanto per l'organizzazione di un evento culturale. Il 3 giugno, mi sono recato al Parco Archeologico di Pompei per visitare i ponteggi metallici che consentono ai visitatori di guardare restauratori e archeologi al lavoro. Non è stato un sopralluogo avente a oggetto il G7. E in ogni caso le occasioni in cui è stata presente non avevano affatto carattere istituzionale e nemmeno in senso lato di istruttoria del G7. Mai si è discusso di questioni di sicurezza».

Sangiuliano conclude manifestando «grande rammarico per una vicenda che, senza responsabilità alcuna, ha profondamente turbato la vita di tante persone, oltre che la mia».

Quindi la replica di Maria Rosaria Boccia su Instagram. «Mai speso un euro del Ministero? Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro». E alle affermazioni del ministro sul fatto che lei non abbia mai preso parte alle riunioni operative sul G7, precisa: «Quindi non abbiamo mai fatto riunioni operative? Sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?. Quanto alle affermazioni secondo cui proprio Sangiuliano avrebbe deciso di non dare seguito alla sua nomina da consigliere attacca: «Siamo sicuri che la nomina non ci sia stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile... la riascoltiamo insieme?». E sui potenziali conflitti di interesse riscontrati dal capo di gabinetto dice: «Quando li avrebbe riscontrati? Durante le vacanze estive? Il capo di gabinetto era presente da remoto alla riunione del 15 agosto perché era in ferie. Sotto l'ombrellone ha verificato i miei potenziali conflitti di interesse? E soprattutto quali sono?».

«Dopo otto giorni di silenzio una toppa peggio del buco», la conclusione, accompagnata da una nuova foto che la ritrae sorridente insieme al titolare del dicastero della Cultura. «Le uniche vite turbate – aggiunge riagganciandosi sempre alle parole del ministrro – sono la mia e quella della mia famiglia». E su Giorgia Meloni che ieri su Retequattro ha parlato di lei definendola “questa persona” aggiunge: «Questa persona ha un nome, un cognome e un titolo».

(Unioneonline/v.l.)

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