Salvini a Pontida: "I porti sono e resteranno chiusi"
Sono migliaia le persone arrivate fin dai giorni scorsi sul prato di Pontida, nel Bergamasco, dove ogni anno si tiene lo storico raduno della Lega, con oltre 200 pullman e un numero inedito di giornalisti stranieri. "Il mio è patto d'onore e d'amore con la famiglia e il popolo che cambierà prima il Paese e poi il mondo: la Lega", ha attaccato così il suo discorso il segretario del Carroccio, Matteo Salvini.
Sono lontani i tempi in cui, nel luogo simbolo del leghismo, si sognava la secessione del Nord: oggi, sul "sacro suolo", si celebra il "buonsenso al governo", slogan scelto per la manifestazione, e si portano avanti le battaglie leghiste più calde. In primis, la questione migranti.
"I porti per chi aiuta chi traffica esseri umani sono e resteranno chiusi" ha assicurato Matteo Salvini, partecipando per la prima volta al raduno di Pontida in veste di vicepremier e ministro dell'Interno e accolto da un bagno di folla.
"Rispetto le opinioni di tutti, ma c'è un governo che fa e c'è un ministro che fa", ha aggiunto in merito alla presa di posizione del presidente della Camera Roberto Fico, che ieri ha detto che "le Ong fanno un lavoro straordinario" e che i porti non li chiuderebbe.
"Le elezioni europee dell'anno prossimo - ha detto poi Salvini - saranno un referendum fra l'Europa delle elite, delle banche, della finanza, dell'immigrazione e del precariato e l'Europa dei popoli, del lavoro, della tranquillità, della famiglia e del futuro".
"Girerò capitale per capitale, incontrando i colleghi ministri per occuparci di sicurezza, di antiterrorismo e di controlli dei confini. E, ovviamente, di un'alleanza che dia a 500 milioni di cittadini un futuro diverso".
L'Europa, e il suo rapporto con il nostro Paese, è stato il centro del discorso del ministro dell'Interno: "L'obiettivo leghista è quello dar voce ai popoli europei stroncati dalla finanza, che non vedono un futuro, un lavoro a tempo indeterminato. E partiremo questa missione dall'abolizione della legge Fornero".
E poi, proseguendo il discorso, il vicepremier si è scagliato contro l'Europa che considera "strumentalizzata dalle multinazionali, e noi, popoli europei siamo solo numeri e consumatori dei loro prodotti. Siamo tutti schiavi della Coca-Cola, che fa pure male. All'Europa dico: 'Bevetevela voi!'".
(Unioneonline/D-DC)
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