Duro attacco di Matteo Renzi al nascente governo giallo-verde.

L'ex premier ha atteso che Mattarella conferisse l'incarico a Giuseppe Conte per scrivere sulla sua e-news un post di fuoco, in cui se la prende con tutti.

Ha il dente avvelenato l'ex segretario Pd: "Adesso loro diventano il potere, l'estabilishment, la casta. Non hanno più alibi né scuse, è finito il tempo delle urla: tocca governare, ne saranno capaci?".

Dopo 80 giorni, aggiunge Renzi, "l'alleanza tra Lega e Beppe Grillo ha scritto un contratto e partorito il governo delle larghe intese populiste".

Quanto al Pd, deve "costruire un'opposizione degna di questo nome e prepararsi a costruire un'alternativa quando loro falliranno".

E giù con attacchi all'incoerenza di Di Battista (aveva garantito che avrebbe lasciato M5S in caso di accordi con la Lega), di Di Maio (che attaccava i governi "non votati dal popolo" e "basati su cambi di casacca", esattamente come quello che sta nascendo) e del giornalista Marco Travaglio ("Aveva detto che se Di Maio avesse fatto l'accordo con la Lega lo avrebbero linciato in piazza, ora si arrampica sugli specchi").

"Da oggi - attacca l'ex premier - non possono più permettersi di dire che loro sono quelli coerenti e noi no. Perché devono governare l'Italia, non strillare su Facebook".

Poi un passaggio sul partito: "Sono rimasto molto sorpreso dal tono dell'assemblea nazionale del Pd di sabato, mi era stato chiesto di non parlare per dare un messaggio unito e coeso all'esterno. E io ho evitato di parlare, ma ciò nonostante le liturgie del Pd hanno mandato in onda in streaming l'ennesimo pricodramma incomprensibile agli addetti ai lavori, figuriamoci ai cittadini. Basta risse senza senso e divisioni sul nulla".

Una riflessione, quella di Renzi, che sembra davvero un preludio all'addio al partito (cosa che secondo i bene informati pare sempre più imminente) per la formazione del suo "En marche" italiano in salsa macroniana.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata