Inizia a scaldarsi il clima in Consiglio Regionale per l’imminente dibattito sulla questione energetica. In aula, forse già la prossima settimana, è atteso l’inizio dell’esame della Legge Aree Idonee della Giunta ma fa ancora discutere l’esclusione della Pratobello 24, la legge di iniziativa popolare. Sulla scia della mobilitazione rilanciata dai Comitati promotori, si è acceso il confronto a distanza fra schieramenti.

«La possibilità di introdurre elementi di novità esiste – ha precisato Roberto Deriu, capogruppo del PD – ma la legge sarà una sola». «Siamo convinti – ha aggiunto Maria Laura Orrù, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – che la volontà espressa dalle oltre 210.000 firme sia in gran parte recepita dal testo della Giunta».

Di parere opposto le opposizioni che hanno visto respinta la loro richiesta di ingresso in aula d’urgenza della Pratobello.

«Vogliamo rispettare una volontà popolare così chiaramente espressa – ha detto Umberto Ticca, capogruppo dei Riformatori». «Snobbare non è la strategia giusta – ha consigliato Franco Mula, capogruppo di Alleanza Sardegna». Resta l’ipotesi di un ripensamento delle forze di Governo. Quello chiesto dai Comitati e ‘’sposato’’ dalle opposizioni: «Auspichiamo che la maggioranza inizi a ragionare – ha evidenziato Gigi Rubiu, consigliere di FDI – e capisca che oltre 210.000 firme non possono essere tenute in scarsa considerazione».

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