«Ho pagato io per intero il prezzo dell'unità, anteponendo il valore della continuità della formula di governo alla mia persona. Fin da principio avevamo riaffermato il valore della regola sulla ricandidatura degli uscenti, favorendo il riequilibrio tra le forze politiche con maggiori candidature nelle Regioni da espugnare».

Così sul Corriere della Sera il governatore della Sardegna, Christian Solinas. «La politica è l'arte del possibile - dice ancora - Ciò che abbiamo sempre chiesto è che ci fossero ragioni e considerazioni politiche più che un 'Cencelli' muscolare sulle candidature».

«Se non avessi subito a cinque giorni dalla presentazione delle liste un provvedimento particolarmente invasivo da parte della magistratura - aggiunge poi ancora Solinas - non so come sarebbe andata a finire».

Il governatore parla anche alla Stampa: «Una volta fatte le scelte noi abbiamo una disciplina - dice - Io farò campagna elettorale per il Psd'Az e quindi per Truzzu. Il sacrificio della mia persona è stato fatto per scommettere sulla continuità dei punti programmatici».

Truzzu però parla di correggere gli errori del predecessore: «Ma giovedì FdI, con un comunicato ufficiale, ha giudicato positivamente il mio operato. Credo ci sia qualcosa da rivedere nelle parole di Truzzu. In questi giorni non ci siamo sentiti. Ho parlato con Meloni, mercoledì. Abbiamo discusso dell'esigenza di dare continuità al buon governo di questi cinque anni».

Si candiderà alle Europee? «In questo momento non è nei miei programmi. Non mi ricandido nemmeno alle regionali e dopo tanti anni di impegno civico e politico penso di riprendere i miei spazi e dedicarmi come segretario al mio partito».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata