Al termine dell’ennesima estenuante giornata di scontro nel centrodestra, con FdI – forte del verdetto del tavolo di coalizione – arroccata sul nome del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e Lega-Psd-Az su quello del governatore uscente, Christian Solinas da Roma si dice «fiducioso» nel fatto che «il centrodestra ritroverà la sua unità su una candidatura che potrà riportare alla vittoria questa formula politica, che ha ben amministrato in cinque anni molto complessi, per via del Covid e delle guerre».

Il presidente della Giunta regionale è stato intercettato nella Capitale dove ha avuto una serie di incontri con i vertici della Lega, compreso un colloquio con Matteo Salvini. «Una norma non scritta prevede che si possa portare a compimento il lavoro iniziato. Si tratta di rapporti fra alleati - ribadisce Solinas - se si deve venir meno al principio della continuità si dovranno fare ragionamenti politici che lo giustifichino».

Continuità, dice, che vale anche per il sindaco di Cagliari: «Sono convinto che Truzzu alla sua prima legislatura a Cagliari meriti di portare a compimento quanto fatto in città, esattamente come la legislatura della Regione». Se però i leader nazionali dovessero confermare la candidatura del sindaco di Cagliari in discontinuità, Solinas convocherà gli organismi del suo partito. «Noi come Partito sardo d'Azione decidiamo in Sardegna con i nostri organi. Abbiamo un'alleanza culturale e politica con la Lega, per la quale ci consultiamo e ci confrontiamo sul da farsi e insieme, con serenità, decideremo come affrontare qualsiasi esito del tavolo nazionale», conclude Solinas. A domanda diretta non esclude a priori che la Lega possa correre senza Fratelli d’Italia: «Se Salvini vorrà così io rispetterò la sua scelta». Ma, ribadisce, «con gli organi del mio partito decideremo la linea da seguire».

Insomma quello con Matteo Salvini resta un patto d’acciaio. E difatti il leader della Lega continua a sostenerlo: «Per me è l'unità del centrodestra il valore più importante e se un sindaco e un governatore hanno lavorato bene è giusto ricandidarli». «Non scelgo da solo – precisa il vicepremier a “Cinque minuti” - sceglieremo al tavolo». Ma l’eventuale no della ricandidatura «deve essere motivato». 

Fratelli d’Italia nel frattempo tira dritto e annuncia che sabato a Quartu Sant'Elena si terrà un convegno «dove verrà presentata la candidatura di Paolo Truzzu come governatore della Sardegna e sono stati invitati anche gli alleati della Lega e del Partito sardo d'Azione». Lo ha detto Salvatore Deidda, deputato di FdI e presidente della commissione Trasporti di Montecitorio: «Per noi - ha aggiunto - con Truzzu si può vincere meglio».

Inascoltata la richiesta del passo indietro mossa oggi dal Carroccio: «Serve buonsenso – aveva detto il vicesegretario nazionale della Lega, Andrea Crippa – serve un passo indietro su Truzzu. Se in Sardegna Solinas non va più bene e i motivi sono sconosciuti, anche nelle altre regioni bisognerà rivalutare i candidati presidenti. Secondo me la scelta più normale è la continuità» perché «candidare qualcuno in più del proprio partito non è una motivazione, ma un capriccio. Ci aspettiamo», ha aggiunto, «che FdI arrivi a chiudere sui candidati uscenti e faccia iniziare la campagna elettorale a Marsilio come a Solinas».

«Il nostro candidato resta Truzzu, con lui rilanceremo la Sardegna», la risposta a stretto giro del ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida. E sulla richiesta del passo indietro, liquida la faccenda: «Chiedere – risponde – è lecito».

(Unioneonline/D)

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