Sale la tensione sul tema dell’energia, dalle rinnovabili passando per il Thyrrenian Link, nella campagna elettorale per le regionali in Sardegna.  

Alessandra Todde, candidata del campo largo guidato da Pd e M5s, non ammette "fake news” e dice di non tollerare più «attacchi al limite delle minacce». Così annuncia denunce per diffamazione contro chi «da settimane, sta conducendo una campagna denigratoria nei miei confronti, diffondendo false informazioni sul mio conto», scrive la deputata in un post sui social. 

 Accuse e «false informazioni» che si sono scatenate sui social dopo prese di posizione pubbliche dei suoi avversari, Renato Soru, in particolare, e Paolo Truzzu nel campo del centrodestra. La candidata vuole fare chiarezza dopo che prima il patron di Tiscali, poi il sindaco di Cagliari hanno accusato lei e il suo partito di essere stata «promotrice e ideatrice del Dpcm Draghi che contiene la semplificazione dei procedimenti autorizzativi» sulle richieste degli impianti di energie rinnovabili nell'Isola e di «promuovere la realizzazione del cavo sottomarino Sardegna-Sicilia», ha evidenziato Soru durante un dibattito pubblico.

Da qui all’accusa dei commentatori di «avere interessi personali sul tema delle rinnovabili» il passo è stato breve.

 «La diffamazione è l'arma di chi non ha argomenti, oltre ad essere un reato», risponde lei e precisa: «Durante la mia presenza nei due governi Conte II e Draghi, non c'è stato alcun innalzamento del tetto delle rinnovabili in Sardegna», scrive, «nel 2023, l'attuale ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin (governo Meloni) ha deciso di aumentare di 12 volte il tetto della potenza installabile in Sardegna alzandola a 6 GW da realizzarsi entro il 2030». Quanto al Thyrrenian Link, «serve per poter completare l'anello dei collegamenti elettrici nazionali, rafforzare la sicurezza elettrica sarda e rendere possibile il phase out delle centrali a carbone».

Ma, chiarisce Todde, «le istanze dei territori in cui arriverà sono corrette perché la prepotenza di Terna non è ammissibile».

(Unioneonline)

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