Le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente alle regionali non si faranno. E questo si sapeva. La novità è che sarà stilata una lista di criteri per individuarlo.   È quanto emerso dal tavolo della coalizione di cui fanno parte i partiti storicamente nel centrosinistra, il Movimento 5 Stelle e gli indipendentisti.

Una discussione propedeutica anche alla direzione regionale del Pd che si dovrà esprimere questa sera a Tramatza, anche dopo le fughe in avanti di Renato Soru, che si vuole ricandidare a governatore, e Massimo Zedda, che si dice pronto a correre per riconquistare il Comune di Cagliari.

In apertura del tavolo che si è tenuto nella sede cagliaritana del Pd, Liberu, con Giulia Lai, ha proposto agli alleati una mozione per mettere ai voti il definitivo stop alle primarie. «Nessuno al tavolo ha voluto votare e questo significa che si è messo un pietra tombale sulle primarie», spiega Lai, «si è invece fatto una discussione sui criteri per il candidato che sono stati definiti in un documento. Noi abbiamo posto la questione del diritto dell'autodeterminazione del popolo sardo e continuiamo ad apprezzare che Renato Soru si sia candidato e che si sia messo a disposizione della coalizione».

Tra i criteri fissati, oltre alla «capacità di tenere unite le forze politiche e i movimenti che costituiscono la coalizione» e alla valutazione «dell'esperienza politica e di governo maturata», al candidato viene chiesta la «condivisione sulle scelte per la composizione del futuro governo della Regione», tendendo conto anche «del peso elettorale rappresentato dai componenti al tavolo che lo sostengono».

Stop a eventuali liste «del presidente, liste civetta o simili» perché deve essere «il presidente della coalizione».

Inoltre i partiti e i movimenti valuteranno «l'assenza di conflitti di interesse e di coinvolgimento in episodi di natura giudiziaria che ne indeboliscano il profilo dal punto di vista etico».

(Unioneonline)

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