Proseguono alla Camera le votazioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Ma anche nella quarta giornata la fumata è stata nera: il centrosinistra ha votato scheda bianca, il centrodestra si è astenuto. E la maggioranza dei voti validi è stata incassata dal presidente uscente Sergio Mattarella, seguito dal pm Nino Di Matteo.

Continuano dunque le manovre e le trattative, interne ed esterne, nei partiti e nelle coalizioni per cercare di trovare un nome condiviso.

In queste ore si è fatta strada, tra le altre, l’ipotesi di Elisabetta Belloni, diplomatica e attualmente direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. 

Ma prende quota anche l’opzione di una convergenza di voti proprio su Mattarella, che ha più volte escluso un suo bis al Colle, ma che di fronte alla richiesta bipartisan di tutti  – o quasi – i partiti potrebbe rivedere la sua posizione. Oppure la convergenza potrebbe essere verso il nome che potrebbe davvero mettere d’accordo tutti, se non ci fosse la “grana” che si tratta dell’attuale capo del governo: Mario Draghi. Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, ha però sentito il premier, ribadendo poi la linea Berlusconi: “Deve restare a Palazzo Chigi”. 

In un clima di incertezza, Matteo Salvini prova a cercare il nome giusto da portare in aula. Uno in particolare: quello dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini.

Un nome, già trapelato in occasione delle prime votazioni, che ha suscitato “perplessità e irritazione” nel Pd, che preferirebbe trovare una sponda anche nel centrodestra sulla rosa già indicata da dem e alleati in occasione delle prime votazioni. Ovvero: Amato, Cartabia, Casini, Draghi, Riccardi o in alternativa Mattarella.

Venerdì alle 11 è prevista la quinta votazione.

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La cronaca della quarta giornata

Ore 20.45 – Letta: “Irritazione per l’ipotesi Frattini” – Enrico Letta sarebbe “profondamente irritato” dal possibile rilancio del centrodestra sul nome di Frattini. “Basta provocazioni. Il Pd è un partito serio che non si presta a improvvisazioni raffazzonate, tanto più dopo giornate di giravolte e mancanza di chiarezza", fanno sapere dal Nazareno. I nomi graditi al Pd restano quelli indicati mercoledì dal segretario Enrico Letta, che aveva ribadito la rosa gradita al centrosinistra: “Per ora il centrodestra nella sua interezza ha detto di no a tutte le nostre ipotesi di personalità terze: Mattarella, Draghi, Amato, Casini, Cartabia, Riccardi".

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Ore 20.15 – Pd: “Su Frattini abbiamo già espresso perplessità” – “Siamo tornati al via, un nome già fatto e sul quale abbiamo già abbondantemente espresso le nostre perplessità". È il commento delle capogruppo Pd Simona Malpezzi e Debora Serracchiani all'ipotesi Frattini su cui starebbe lavorando il centrodestra.

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Ore 20 – Si valuta la doppia votazione – La conferenza dei capigruppo congiunta è convocata per venerdì mattina alle 10.15 a Montecitorio. Nella riunione si valuterà se tenere due votazioni al giorno per

eleggere il presidente della Repubblica.

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Ore 19.50 – Renzi: “Indecoroso spettacolo” – Durissimo post di Matteo Renzi sui social:L'indecoroso show di chi ha scambiato l'elezione del Presidente della Repubblica con le

audizioni di X Factor dimostra una sola cosa: bisogna far scegliere il Presidente direttamente ai cittadini. Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare".

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Ore 19.45 – “Salvini lavora su Frattini”

Fonti del centrodestra riferiscono che Matteo Salvini stia lavorando sulla candidatura di Franco Frattini. La Lega non commenta.

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Ore 19.30 – Tajani incontra Draghi

Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, è stato nel pomeriggio a Palazzo Chigi per un incontro con il premier Mario Draghi. L'incontro, a quanto si apprende in ambienti azzurri, è stato "cordiale". Non cambia, viene spiegato, la posizione di FI, per cui Draghi deve proseguire il suo lavoro alla guida del governo.

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Ore 18.30 – Centrodestra, vertice alle 21 – Proseguono i contatti nel centrodestra e il vertice, previsto alle 19, è stato posticipato a dopo le 21. Lo riferiscono fonti dello stesso centrodestra.

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Ore 18.00 – Letta: “Nessun incontro con Salvini”

C'è stata la telefonata con Salvini? "No". Quindi vi siete visti? "Nessun incontro". Così il segretario Pd, Enrico Letta, ha risposto ai giornalisti entrando al gruppo dem alla Camera.

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Ore 17.15 – Cassese: “Chi salirà al Colle? Chiedetelo ai 1009”

Chi sarà il capo dello Stato? "Questa domanda va fatta a 1009 persone, non a me...". Lo ha detto Sabino Cassese ai microfoni di RaiNews. Quanto all’ipotesi del passaggio di Draghi da Palazzo Chigi al Colle “è solo parzialmente inedito, ci sono precedenti di passaggi non così immediati. E' una cosa legittima e possibile con procedura semplice, resa possibile perché il presidente eletto non è ancora in carica. C'è un lasso di tempo per realizzare il passaggio". 

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Ore 16.20 – Salvini: “Bisogna chiudere in fretta”

"Offriremo proposte di altissimo livello. Voglio risolvere la questione bene, in fretta, col più ampio consenso. I no li lascio ad altri”. Così Matteo Salvini dopo la quarta fumata nera per il Colle. “Conto di portare sui tavoli alcuni profili che spero raccolgano il sì di tutti”, ha aggiunto il segretario della Lega. “Mi si chiedono personalità al di fuori della politica, senza tessere in tasca, apprezzate a livello nazionale e internazionale". "Il mio obiettivo – ha proseguito Salvini - è tenere unito il centrodestra e tenere unita la maggioranza. Confido che domani sia la giornata buona". E sui voti a Mattarella: "Di stima per il lavoro fatto, ma ha già più volte ribadito di non essere disponibile".

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Ore 15.10 – Seduta sospesa, si riparte domani alle 11

Roberto Fico dopo aver letto i risultati della quarta votazione ha sospeso la seduta, riconvocata per domani sempre alle 11.

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Ore 15 – I risultati del voto

Si è concluso lo spoglio a Montecitorio. I risultati: 441 astenuti, 261 schede bianche, 166 voti a Sergio Mattarella, 56 a Nino Di Matteo, 8 a Luigi Manconi, 6 a Marta Cartabia, 5 a Mario Draghi, 4 a Giuliano Amato, 3 a Pier Ferdinando Casini, 2 ad Elisabetta Belloni, Maria Teresa Baldini e Pierluigi Bersani. Sono 16 i voti dispersi, 5 le schede nulle.

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Ore 14.50 – Ufficiale la quarta fumata nera

Ora è ufficiale, slitta ancora l’elezione del Capo dello Stato. Crescono sempre più i voti per Mattarella, ormai a quota 150.

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Ore 14.45 – Mattarella il più votato, ex M5S scelgono Di Matteo

I voti di Alternativa C’è, componente ex M5S del Gruppo Misto, si spostano da Paolo Maddalena a un altro magistrato, Nino Di Matteo. Mattarella è già sui 100 voti, vicino ai 125 ottenuti ieri. E’ il più votato.

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Ore 14.30 – Sono 433 gli astenuti

Sono 433 i grandi elettori astenuti, numeri che rispecchiano grosso modo quelli del centrodestra. Per ora Mattarella il più votato, ma anche oggi l’elezione del Presidente della Repubblica slitterà.

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Ore 14.20 – Votazione conclusa, al via lo spoglio

Si è conclusa nell'Aula di Montecitorio la quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico. Durerà meno della canonica ora che ci è voluta nelle precedenti votazioni, vista l’astensione del centrodestra.

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Ore 14.10 – Tocca ai delegati regionali

Partita la chiama dei delegati regionali, ultimi a votare. Poi via allo spoglio.

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Ore 14 – Di Maio: "Belloni ottima persona”

"Elisabetta è un profilo alto, ci ho lavorato insieme alla Farnesina ma non bruciamo nomi e soprattutto non spacchiamo la maggioranza di governo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio conversando in Transatlantico con i cronisti.

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Ore 13.35 – Seduta sospesa dopo il voto dei deputati, si riparte alle 14

Finita nell'Aula di Montecitorio la votazione dei deputati, la seduta, ora sospesa, riprenderà dalle 14 con i delegati delle regioni.

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Ore 13.15 – Anche M5S in bianco – Dai vertici del M5S è stata data l'indicazione di voto per scheda bianca ma lasciando anche la possibilità di esprimersi in libertà di coscienza. È quanto si apprende da fonti accreditate del Movimento.

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Ore 13 – Salvini ribadisce: “Un nome di centrodestra” – "Io sto lavorando nell'ambito del centrodestra e rimane quella la via maestra, per quanto mi riguarda. Non un nome di partito ma di un'area culturale di centrodestra". Lo ha ribadito il segretario della Lega, Matteo Salvini.

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Ore 12.20 – I senatori hanno votato, ora i deputati

Si è conclusa nell'Aula della Camera la votazione dei senatori per l'elezione del presidente della Repubblica. Ora votano i deputati.

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Ore 12.10 – Renzi: “Astensione centrodestra? Sconcertato”

"Fatico a trovare parole per esprimere sconcerto. Al netto dei nomi non ti puoi permettere di non partecipare al voto, non sta né in cielo né in terra, sono sorpreso e amareggiato questo era l'esame di maturità e questi si sono giustificati". Così Matteo Renzi conversando con i cronisti a Montecitorio, a proposito della scelta del centrodestra. "Il principio di fondo è che questa che doveva essere la grande occasione per il centrodestra per mostrare cultura istituzionale" e invece "alle prime tre fanno bianca, la quarta non votano...".

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Ore 11.50 – Salvini: “Non voglio un candidato di bandiera”

"Sono fiducioso, sono ottimista. L'astensione è per evitare scontri, non voglio un candidato di bandiera, vorrei un candidato o una candidata buona". Lo ha detto Matteo Salvini parlando con i giornalisti alla Camera. "Acceleriamo, non vogliamo prove di forza”, ha aggiunto il leader leghista.

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Ore 11.30 – Fonti Fdi, non dispiacciono Cassese e Belloni

Secondo quanto si apprende da fonti vicine a Fratelli d'Italia, per Giorgia Meloni resta valida, e alla portata, la possibilità di esprimere un presidente della Repubblica espressione dell'area di centrodestra, su cui lavorare e al partito non dispiacerebbero i nomi di Sabino Cassese ed Elisabetta Belloni.

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Ore 11.10 – Irritazione di Meloni per l’astensione

Irritazione di Giorgia Meloni nel vertice di centrodestra che ha optato per l'astensione alla quarta votazione sul Quirinale, su cui invece la leader di FdI aveva chiesto, come ieri, di esprimersi votando un nome dell'area di centrodestra, per superare lo stallo e anche dopo il risultato ottenuto da Guido Crosetto. E' quanto si apprende da fonti di centrodestra presenti alla riunione di stamani.

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Ore 11 – Riprende la seduta

Comincia la chiama dei senatori per la quarta votazione del presidente della Repubblica. Il presidente della Camera Roberto Fico ricorda che da oggi basta la maggioranza assoluta per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale, quindi 505 voti.

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Ore 11 – +Europa e Azione: “Votiamo Cartabia”

"Dopo le prime tre votazioni, l'elezione del Presidente della Repubblica è ancora in alto mare. Lo stallo ogni giorno che passa è più pericoloso, per un paese che ha bisogno di istituzioni solide e credibili. Per questo i grandi elettori di Azione e +Europa anche oggi daranno il loro voto a Marta Cartabia". È quanto si legge in una nota della federazione Libdem che questa mattina ha riunito i suoi Grandi Elettori.

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Ore 10.55 – Veti incrociati nel centrodestra

Nel vertice di centrodestra, quanto si apprende, Forza Italia avrebbe messo un veto su Draghi, Fratelli d’Italia su Casini.

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Ore 10.50 – Letta: “No a vincitori e vinti, sì al dialogo”

"In questo Parlamento in cui non c'è una maggioranza di centrodestra o di centrosinistra perché si riesca ad eleggere come tutti noi vogliamo e come i cittadini italiani vogliono un presidente della Repubblica o una presidente della Repubblica c'è bisogno che non ci sia nessuno vincitore o dei vinti, bisogna che tutti si concorra a una soluzione senza vincitori e vinti, se non si esce da questa logica credo che non ci si riuscirà".

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Ore 10.35 – M5S, Pd e LeU annunciano scheda bianca

M5s, Pd e Leu oggi voteranno scheda bianca nel quarto scrutinio per l'elezione del capo dello Stato. Lo si apprende dal vertice di centrosinistra. Si va dunque verso la quarta fumata nera.

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Ore 10.30 – Il centrodestra annuncia l’astensione

"Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni - e convergere per dare all'Italia un nuovo presidente della Repubblica - la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensionenel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di

 procedere domani con la doppia votazione". Così in una nota comune del centrodestra.

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Ore 10.20 – Al via vertice Pd-M5S-LeU

Pd, M5S e Leu tornano a vedersi prima dell'inizio della quarta giornata di voto per il presidente della Repubblica. All’incontro partecipano i leader con i capigruppo.

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Ore 10 – Conte: “M5S cambia posizione? Fesserie...”

"Il M5S cambia posizione? E' male informato, il Movimento dall'inizio ha una posizione lineare: i nomi che abbiamo fatto al tavolo sono super partes e sono sempre gli stessi, ovviamente siamo disponibili a valutare anche gli altri. Quindi non dite fesserie che cambiamo posizione... La nostra posizione è sempre la stessa". Così il leader M5S Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti fuori Montecitorio.

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Ore 9.40 – Italia Viva vota scheda bianca

Iv voterà oggi scheda bianca alla quarta votazione. E' quanto si apprende da fonti del partito.

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Ore 9.10 – Parte il vertice del centrodestra

Al via il vertice dei leader del centrodestra negli uffici del gruppo della Lega a Montecitorio. Presenti alla riunione il leader della Lega, Matteo Salvini, il Presidente di Fdi Giorgia Meloni, il coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani, il leader di Noi con l'Italia, Maurizio Lupi, Antonio De Poli e Lorenzo Cesa dell'Udc, Giovanni Toti e Luigi Brugnaro per Coraggio Italia.

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Ore 8.55 – Salvini: “Casini nome della sinistra”

"Casini? E' una proposta della sinistra, è stato eletto con il Pd". Così il leader della Lega, Matteo Salvini. Ma è stato eletto in passato anche con voi, chiedono i cronisti. E Salvini: "Appunto...".

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Ore 8.50 – Salvini: “Draghi resti a Chigi”

"Io continuo a lavorare a una proposta di centrodestra. Draghi resti a Palazzo Chigi, no a giochini con il premier". Lo ha detto Matteo Salvini arrivando a Montecitorio per il vertice di centrodestra.

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Ore 8.45 – Renzi: “Credo si chiuderà domani

"Credo che non si si chiuderà oggi, credo si chiuderà domani. Credo che il centrodestra lascerà passare ancora un giro, e poi domani andranno a più miti consigli. Oggi sarà un'altra giornata di tempo perso. Lo dice il leader di Italia viva Matteo Renzi a Radio Leopolda, aggiungendo che "questa è una liturgia che andava bene negli anni '40 e '50".

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Ore 8 – Marcucci (Pd): “Casini punto d’incontro possibile”

"Casini è sicuramente un punto di incontro possibile. Sappiamo dalla prima votazione che serve un nome super partes che garantisca l'unità nazionale". Così il senatore Pd Andrea Marcucci in collegamento con Omnibus su la 7.

(Unioneonline/L)

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