L'aula della Camera ha respinto un emendamento presentato da alcuni deputati del gruppo Misto, che prevedeva l'eutanasia, nel corso delle prime votazioni alla proposta di legge sul suicidio assistito, in attuazione della sentenza della Corte costituzionale del novembre 2019, sulla vicenda di dj Fabo e di Marco Cappato. Ma sono 52 i deputati che votano in favore di questa possibilità.

La maggior parte degli emendamenti è stata presentata dal centrodestra, nel tentativo di restringere i criteri di accesso alla morte volontaria medicalmente assistita.

Uno degli emendamenti invece (presentato da Andrea Cecconi, Giorgio Trizzino e Riccardo Magi), modificava alcune parole del secondo articolo del provvedimento in modo tale da permettere l'eutanasia. Il relatore Alfredo Bazoli (Pd) ha espresso parere contrario proprio per questo: "Vogliamo rimanere nel perimetro del suicidio assistito" previsto dalla sentenza della Consulta. Quindi sia i gruppi di centrodestra che di centrosinistra erano contrari, ma nel segreto dell'urna sono comunque spuntati 52 sì all'eutanasia, benché l'ampia maggioranza si sia espressa contro (389).

La Camera proseguirà nei prossimi giorni l'esame della proposta di legge, che il centrodestra continua a cercare di bloccare, con emendamenti soppressivi dei diversi articoli. L'altro relatore, Nicola Provenza (M5s) ha tuttavia messo in guardia, ricordando il "vuoto normativo" dopo la sentenza della Consulta, che se non viene colmato affida tutto alle decisioni dei Tribunali: "Rischiamo di danneggiare proprio i più deboli e le persone più esposte ad abusi".

(Unioneonline/D)

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