Portovesme, i sindacati incontrano la Regione: «Non si può più aspettare»
Alcuni lavoratori attendono in viale Trento a Cagliari, altri sono in presidio davanti allo stabilimentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Una situazione esplosiva che non può più attendere». È questo il grido d’allarme lanciato dai sindacati che a breve incontreranno la Regione per provare a sbloccare l’emergenza industriale di Portovesme. Intanto mentre alcuni lavoratori attendono sotto il palazzo della Regione in viale Trento di poter incontrare anche loro la presidente Todde e l’assessore all’Industria, Emanuele Cani, davanti allo stabilimento persiste il presidio.
«La produzione di piombo e zinco è stata dichiarata strategica per il Paese, ma gli impegni presi a livello nazionale non si sono ancora tradotti in azioni concrete. Nel frattempo, nelle aziende dell’indotto si assiste a una progressiva riduzione della forza lavoro, spesso senza un confronto chiaro con le organizzazioni sindacali», ha detto il segretario regionale della Cgil, Fausto Durante, stamattina durante la conferenza stampa che annuncia la mobilitazione in Sardegna su lavoro e diritti.
«Bisogna che i ministeri rispettino gli impegni presi e che la Regione faccia pressione affinché si riapra il tavolo di confronto al Ministero. Dobbiamo capire se la produzione di piombo e zinco a Portovesme potrà continuare, con Glencore o con un altro soggetto. Ma l’unica cosa certa è che il tempo sta scadendo», conclude Durante.