«Quest’anno mettiamo a reddito almeno 25 milioni di fondi finanziati con bandi e altri 5 milioni per le opere pubbliche derivanti dal bilancio comunale. Somme a cui, da ultimo, si sono aggiunti 500mila euro di budget a disposizione del Comune nell’ambito di due progetti comunitari. Ben venga che questo lavoro faccia parte della nostra azione ordinaria che in 3 anni, dei quali il primo anno e mezzo passato in piena pandemia, ha impegnato in opere pubbliche somme pari quasi a quelle impegnate nell’arco del decennio 2010-2020, oltre 30milioni 300mila euro contro i circa 43milioni 800mila». Così il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, risponde agli attacchi giunti dal fronte sardista, il partito che all’opposizione ha definito l’amministrazione che guida la città «più ordinaria di sempre».

L’impegno medio annuo in opere pubbliche è quindi di 10 milioni rispetto alla media annua precedente di circa 4 milioni. «Siamo riusciti ad imprimere un’accelerazione al lavoro  prosegue il primo cittadino - basti pensare allo sportello Suape che al momento dell’insediamento presentava ritardi di oltre 6 mesi sulla lavorazione delle pratiche che superavano l’anno per l’edilizia privata. Con la riorganizzazione degli uffici e l’incremento dei tecnici che seguono le pratiche (da 2 si è passati a 6) si è smaltito il grosso dell'arretrato e le nuove istanze vengono seguite praticamente in tempo reale». Nel 2022 ne sono state seguite 1.242 con un incremento di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. «C’è chi millanta di aver portato in città fondi attraverso fantomatici contatti diretti e subalterni con la Regione, citando esempi che non trovano alcun fondamento nella realtà. Se questo rapporto privilegiato esiste, - aggiunge Mulas - che sia utilizzato in maniera utile, ad esempio sollecitando la macchina burocratica regionale in merito al Pul. L’amministrazione comunale, infatti, lo ha approvato definitivamente in tempo record, chiudendo l’iter e trasmettendolo in Regione dove giace da un anno e mezzo, in attesa di istruttoria».

Quanto al Puc è stato annunciata la fine dell’iter per l’adozione definitiva, grazie ad un’azione di efficientamento degli uffici.

«Ci siamo posti di fronte al nostro elettorato con azioni concrete, come la ripianificazione del porto in sintonia con l’Autorità di Sistema Portuale». La Port Authority ha approvato un Dpss che prevede di non prorogare la concessione pluridecennale del pontile solidi al porto industriale, permettendo di programmare l’utilizzo delle aree portuali, in sinergia con il Consorzio Industriale.

«Con quest’ultimo, in accordo territoriale, stiamo retrocedendo le aree non utilizzate da anni, necessarie al rilancio delle attività artigianali e industriali. Tutte azioni ordinarie si, perché è normale per noi che Porto Torres trovasse nuovamente centralità nel dibattito sui temi più importanti per il Nord Sardegna».

Il sindaco ha precisato il percorso per ottenere il finanziamento di alcuni fondi necessari alla realizzazione di opere pubbliche. «Prendiamo atto della consapevole disonestà intellettuale o dell’incapacità di alcuni di leggere dati e numeri, ma reperire le risorse economiche necessarie per realizzare opere fondamentali per Porto Torres, segue una strada precisa - osserva Mulas - quella dei finanziamenti ottenuti attraverso la presentazione di progetti e la partecipazione a bandi, in linea con la visione politica di questa amministrazione, basata su una programmazione che parte dal lavoro puntuale del nostro personale, dato che al momento del nostro insediamento gli uffici erano praticamente vuoti per via della pandemia che alcuni scordano».

Quindi si è provveduto alla riorganizzazione della pianta organica passata attraverso l’incremento del personale (36 unità aggiuntive assunte a tempo indeterminato e 9 determinato) dando priorità all’area tecnica, lavori pubblici, urbanistica e all’area ambiente. «Sono queste opere che rendono la misura di un’azione per la quale la definizione “ordinario” può essere solo letta in termini positivi se si guarda ai numerosi interventi di edilizia scolastica in atto, - conclude - di ristrutturazione e adeguamento degli impianti sportivi comunali, all’omologazione della pista di atletica, delle tribune, al rifacimento dei marciapiedi in via delle Vigne e via Sassari o del lungomare, agli interventi nella pista ciclabile, al rifacimento degli asfalti, soltanto quest’ultimo intervento vale 3 milioni di euro in 2 anni». 

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