Mentre Matteo Salvini, nel braccio di ferro con Luigi Di Maio per l'incarico di premier, apre a una "figura terza", il Pd continua la dialettica tra ala "dialogante" e il fronte renziano posizionato sulla linea del "tocca a loro".

Oggi il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ha rilanciato - in un'iniziativa, così pare, non concordata - tre proposte su povertà, famiglie e lavoro in attesa delle prossime mosse del Colle: punti non nuovi e già contenuti nel programma Pd, ma non così lontani da alcuni cavalli di battaglia dei 5 Stelle.

"Ripartiamo dalle nostre proposte concrete - scrive su Facebook -. Confrontiamoci con i cittadini a partire dai loro bisogni e dalle loro aspettative. Lasciamo ad altri tatticismi, scontri personali e di potere. Noi pensiamo all’Italia".

"Un'iniziativa utile", commentano in una dichiarazione i due capigruppo pentastellati Giulia Grillo e Danilo Toninelli.

I DEM - "I tre punti indicati dal segretario reggente Martina sono un contributo rivolto a tutti i presidenti che riceveranno l'incarico dal capo dello Stato - dicono dal Pd Lorenzo Guerini e poi Andrea Marcucci -: In merito alla posizione del Pd, è nota da settimane e non prevede aperture nei confronti di possibili esecutivi del M5S e della Lega".

Parole simili a quelle utilizzate da Andrea Orlando: "I tre punti del Pd appena comunicati da Martina rappresentano un'apertura ai Cinquestelle? No, è un'apertura alla società italiana, è un'apertura soprattutto a quelli che non ci hanno votato, assumendo ancora di più il tema delle diseguaglianze".

Eppure, secondo Orlando, nel Pd starebbe maturando "piano piano una posizione meno intransigente" nei confronti dei 5 Stelle "di quella che diceva 'guardiamo coi popcorn quel che fanno gli altri'".

(Unioneonline/D)

LA POSIZIONE DEL PD:

L'APERTURA DI SALVINI:

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