"Guai all'Aventino", ma "la nostra dimensione è l'opposizione".

Lo ha detto il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, che ha definito la posizione del partito alla vigilia di una settimana 'chiave' per la definizione dei nuovi assetti istituzionali e per la formazione del nuovo governo.

Il politico bergamasco è intervenuto nell'ambito dell'assemblea di SinistraDem, la corrente del Partito democratico che annovera tra i suoi esponenti Gianni Cuperlo e il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

"Io penso che un governo M5S-Lega sia pericoloso per il Paese", ha chiarito Martina spiegando che lo spazio per il Pd è ben definito: "Non ci tireremo indietro dal percorso da fare, ci aspetteremo che siano solo le forze che hanno vinto a fare le mosse, noi contrattaccheremo e cercheremo di organizzare la controffensiva", ha aggiunto, "se i vincitori hanno in testa di fare un secondo temo di campagna elettorale non ci avranno, combatteremo, reagiremo, non staremo a guardare".

Una linea simile a quella indicata da Andrea Orlando: "Al Pd serve una proposta politica. Dobbiamo evitare l'aventinismo distinguendo tra livelli istituzionali e livelli di governo".

Il ministro della Giustizia non ha risparmiato critiche alla gestione Renzi ("dobbiamo riflettere sugli elementi di nepotismo e clientelismo che hanno caratterizzato il nostro partito") e ha chiesto l'avvio di una "fase costituente" con un "segretario di transizione".

Anche Gianni Cuperlo ha parlato all'Assemblea, ribadendo l'impossibilità di un accordo con M5S e Lega: "L'opposizione è un dato oggettivo non vedo le condizioni per un accordo con chi ha vinto, ma io lo temo un governo sovranista. Io non farei il tifo per una soluzione dannosa come M5s-Lega".

(Unioneonline/F)

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