Lo spopolamento delle aree interne, l’aumento della disoccupazione giovanile e femminile, la dispersione scolastica e la burocrazia dell’amministrazione regionale che appesantisce la capacità attuativa pubblica. Sono solo alcune delle problematiche che la Cisl oristanese ha voluto sottolineare durante l’incontro con consiglieri regionali del territorio a distanza di circa tre mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato il segretario Nazionale Ignazio Ganga, quello Generale della Cisl Sarda Pierluigi Ledda e ai suoi colleghi di segreteria Federica Tilocca e Mirko Idili, sono emersi anche diversi dati: la provincia ad esempio nel quadriennio 2019-2022 ha evidenziato un calo di poco più di 6 mila residenti, ma anche che il 37 per cento della popolazione è composto da ultrasessantenni, con il più alto indice di vecchiaia, ed il penultimo per natalità, non solo della regione ma anche di tutta Italia.

Ma è stato toccato anche il tema sanità, sempre più in crisi. Il problema dei trasporti e le difficoltà del settore agricolo a causa dei cambiamenti climatici. La Cisl ha chiesto un costante confronto della Regione con le parti sociali, a livello regionale ma anche con il territorio, attraverso l’apertura, più volte sollecitata, di un tavolo di confronto sui diversi ambiti analizzati, che preveda la partecipazione anche delle parti sociali, un reale impegno del nuovo Consiglio Regionale per il territorio attraverso un programma pluriennale che utilizzi risorse provenienti da fonti di finanziamento regionali, nazionali ed europee, di risolvere l’inadeguatezza della l'amministrazione regionale e la cultura della burocrazia che condizionano la celerità e la qualità della spesa, di investire sulla qualità delle risorse umane. 

Un altro appello è stato rivolto per investire maggiormente in ricerca ed innovazione se si vuole sostenere la competitività delle imprese e per avviare un programma concreto per il riequilibrio territoriale al fine di sostenere le comunità in difficoltà ed i centri con bassa densità demografica, specialmente quelli situati nelle aree interne e nei comuni minori. 

© Riproduzione riservata